Guida Michelin 2025: due stelle per "La Peca", ma altri sette ristoranti vicentini conquistano una stella
La prestigiosa Guida Michelin giunge alla sua 70ª edizione. Ecco la lista aggiornata di tutti i ristoranti vicentini insigniti del riconoscimento
Un traguardo di grande prestigio: l’edizione 2025 della Guida Michelin Italia celebra il suo 70º anniversario. La selezione di quest’anno si conferma ricca e variegata, con l’inclusione di 130 nuovi ristoranti, un dato che riflette il continuo fermento del panorama gastronomico italiano.
Guida Michelin 2025: le stelle a Vicenza e provincia
Questo dinamismo va di pari passo con una crescente attenzione alla sostenibilità: molti chef scelgono ingredienti locali e collaborano con piccoli produttori, promuovendo una cucina a chilometro zero.
Tra le nuove Stelle Michelin, la guida testimonia il talento e il savoir-faire della ristorazione italiana. Tra i ristoranti menzionati nella guida, Vicenza si costella di ben otto ristoranti, premiati con una o due stelle. Vediamo insieme quali.
I ristoranti vicentini: due stelle
A Lonigo, La Peca
Eccellente riconoscimento con la seconda stella per La Peca a Lonigo. Come scritto nel sito ufficiale della Guida, La Peca è definito come uno dei grandi classici della ristorazione italiana, un caposaldo di competenza e serietà.
Situato in una villetta privata nella parte alta della città, il ristorante accoglie i clienti con un ambiente raffinato e accogliente: dopo una grande anticamera al pian terreno, che include anche un salottino dedicato ai fumatori, si sale al primo piano, dove le sale dal design contemporaneo creano un’atmosfera calda e piacevole.
Nicola Portinari, premiato con il Passion Dessert Award 2024, guida la cucina con maestria, valorizzando ingredienti stagionali e sapori veneti attraverso creazioni innovative che spaziano tra carne e pesce.
La carta dei dessert, tuttavia, merita una menzione speciale: offre combinazioni originali che coniugano fantasia e tecnica, come il soufflé al cioccolato fondente con gelato al caffè, albicocca e whisky torbato. Matteo Bressan, sommelier del ristorante, completa l’esperienza con una carta dei vini attentamente curata e splendidamente illustrata.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del ristorante.
Le 8 new entry a una stella
Ad Altissimo, Casin del Gamba
Il viaggio per raggiungere il ristorante della famiglia Dal Lago può risultare impegnativo, con tornanti che attraversano boschi e montagne, ma la ricompensa è all'altezza dell'attesa.
Come descrive la guida Michelin 2025, varcata la soglia del ristorante, ci si sente accolti come a casa, grazie alla calorosa gestione familiare.
Lo chef Antonio Dal Lago, affiancato dal suo storico sous-chef Biolo, propone una cucina che unisce tradizione e modernità, con un’attenzione particolare alla stagionalità e all’uso di erbe aromatiche locali, come nelle lumache in crema alle erbe, accompagnate da pane al timo e cipolle, in cui si fanno notare timo e rosmarino. Durante l’inverno, la proposta include anche piatti a base di selvaggina, che esaltano il sapore del territorio.
In sala, la signora Daria si dedica sia alla preparazione dei dessert, sia all’accoglienza dei clienti, coadiuvata dal figlio Luca, che guida nella scelta dei vini. La carta dei vini, ben strutturata, include una selezione di etichette bio, arricchendo l’esperienza gastronomica in questo luogo immerso nella natura.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del ristorante.
Ad Arzignano, Damici Macelleria & Affini
Dietro le eleganti vetrine di questa gastronomia di lusso si cela un’autentica esperienza gourmet, come evidenzia la Guida 2025. Non solo enoteca e macelleria, ma anche un angolo di cucina raffinata dove ogni piatto è il risultato di un profondo rispetto per le materie prime, lavorate con estrema competenza.
Qui i sapori sono immediati e appaganti, con una particolare attenzione dedicata alla selezione delle carni, provenienti in gran parte dall’allevamento di Trezzo sull'Adda. La frollatura viene eseguita nel laboratorio interno, con tempi che variano in base alla carne, fino a oltre tre mesi per le pregiate Gallega e Wagyu.
Per accompagnare i piatti, l’ampia scelta di vini è presentata direttamente dal patron, aggiungendo un tocco di originalità all’esperienza. Infine, ogni giorno il locale propone "i piatti di Giorgio", una selezione ristretta che varia secondo le disponibilità del mercato, garantendo freschezza e qualità in ogni portata.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del ristorante.
Ad Asiago, La Tana Gourmet
La storica casa rossa che domina l'altopiano si è trasformata da rifugio in uno dei laboratori gourmet più innovativi d’Italia, come rilevato dalla guida Michelin 2025. Alessandro Dal Degan, chef e anima del ristorante, invita i suoi ospiti in un sorprendente percorso degustativo, un vero e proprio "cammino" che esplora le sue amate montagne, si spinge fino alle coste adriatiche e abbraccia suggestioni internazionali.
Lo chef invita chiunque a lasciarsi trasportare dai sapori complessi e dalle armonie contrastanti, mettendo da parte preconcetti e schemi tradizionali: il menu porta a scoprire accostamenti inusuali e sorprendenti, con creazioni tanto originali quanto indimenticabili.
L'esperienza è arricchita da un’attenta colonna sonora, studiata per accompagnare i piatti, e dall’abbinamento enologico firmato da Enrico Maglio. Con proposte di nicchia e ricercate, Enrico aggiunge un ulteriore livello di raffinatezza al percorso, esaltando l’essenza di ogni piatto. Degna di nota è anche la stretta collaborazione con produttori locali, a testimonianza dell'impegno nel valorizzare i sapori e le eccellenze del territorio.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del ristorante.
A Barbarano Vicentino, Aqua Crua
Entrate nel sorprendente universo di chef Giuliano Baldessari, un creativo della cucina che si dedica a farci scoprire le sue innovative visioni gastronomiche. Giuliano offre due opzioni di menù: da un lato, i menù degustazione, che esprimono la massima creatività e provocazione; ogni piatto è realizzato con tecnica e precisione, concentrandosi sull'uso di pochi ingredienti, per esaltare la loro essenza.
Dall’altro, la carta dei piatti si ispira alla generosità e al classicismo degli anni '80, dove l’ingrediente principale è affiancato da una serie di ciotole e ciotoline che arricchiscono l’esperienza sensoriale.
Il servizio è più tradizionale: il tovagliato viene disposto al momento, mentre bicchieri, piatti e persino le sedie evocano un'atmosfera d'epoca. In entrambe le proposte, l’obiettivo rimane lo stesso: immergere gli ospiti in un divertente luna park culinario, dove la noia e la banalità non trovano spazio. A completare questa esperienza multisensoriale, la musica di sottofondo è arricchita dal vivace cinguettio delle cocorite, rendendo ogni visita unica e memorabile.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del ristorante.
A Malo, La Favellina
Caterina Gianello, affascinata dalla bellezza di questo incantevole borgo ottocentesco immerso nel verde delle colline a nord di Vicenza, decide nel 1999 di acquistare un locale e di ristrutturarlo con un tocco di eleganza e raffinatezza tipico del suo gusto.
Oggi, insieme ai suoi due figli, Riccardo, che si occupa della sala, e Federico, che collabora in cucina (con la madre, esperta e tenace nel preparare i primi piatti), gestisce il ristorante proponendo una cucina italiana contemporanea che si basa su ingredienti di alta qualità, spesso provenienti dalle aree circostanti.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del ristorante.
A Schio, Spinechile
Nascosto tra i boschi delle colline che sovrastano Schio, questo ristorante è un vero e proprio angolo di paradiso dalla straordinaria atmosfera fiabesca. Raggiungere la destinazione non è facile: dopo essere arrivati in paese, è necessario affrontare tornanti e un ultimo tratto di strada sterrata che porta a 600 metri di altitudine, dove si svela un'elegante baita.
Corrado Fasolato, chef di grande esperienza, ha saputo raccogliere in un unico menu piatti classici, senza però rinunciare alla sua innata voglia di innovare. Oggi, il ristorante offre un interessante percorso degustazione interamente "green", utilizzando ingredienti prodotti nell'azienda agricola di famiglia.
Qui si vive un'esperienza culinaria che emoziona, con conferme del gusto tradizionale e sorprese legate a nuove scoperte. La carta dei vini, curata da Paola, compagna di vita e lavoro di Corrado, è altrettanto rinomata, articolandosi in tre volumi: uno dedicato ai vini bianchi, uno ai rossi e un terzo ai vini dolci, offrendo così una selezione che soddisfa ogni palato.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del ristorante.
A Vicenza, Matteo Grandi in Basilica
Al primo piano di un elegante edificio che si affaccia sulla storica Basilica Palladiana, Matteo Grandi accoglie gli ospiti in un ambiente contemporaneo e raffinato, arricchito da una vista sulla vivace piazza sottostante.
Lo chef ha introdotto un’interessante formula di menù, caratterizzata da un approccio essenziale e alla cieca: i clienti possono scegliere semplicemente il numero delle portate desiderate (3, 5 o 8) e Matteo si occuperà di servire piatti squisiti preparati con gli ingredienti freschi e di qualità reperiti al mercato giornaliero.
Questo significa che le proposte possono variare anche di giorno in giorno, mantenendo tuttavia costante la sua maestria in cucina e l'intento di manipolare la materia prima il meno possibile. Inoltre, si possono scoprire affascinanti sfumature asiatiche, frutto delle esperienze passate in Cina, oltre a deliziosi lievitati che arricchiscono ulteriormente l’offerta gastronomica.
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Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito ufficiale del ristorante.