Frenare lo spopolamento dei Comuni montani: incentivi per medici, insegnati e imprenditori grazie al DDL Montagna
Il provvedimento mira a rilanciare i comuni montani, con misure dedicate a sostegno delle famiglie e degli operatori locali. Il senatore Luca De Carlo (FdI): "Segnale forte per aree che soffrono più delle altre"
Il Senato ha dato il primo via libera al nuovo disegno di legge per la montagna, un’iniziativa attesa da tempo per affrontare la problematica dello spopolamento nelle aree montane italiane. Con 77 voti favorevoli, 5 contrari e 45 astenuti, la proposta punta a incentivare la crescita e la stabilità di territori spesso dimenticati.
"Una strategia per la montagna"
Il DDL prevede la creazione di un fondo di finanziamento dedicato alle aree montane, con un miliardo di euro stanziati fino al 2034. Lo scopo è sostenere economicamente chi sceglie di vivere e lavorare in montagna, invertendo una tendenza di decrescita demografica e garantendo la presenza di servizi essenziali. Questo fondo, che sarà monitorato ogni tre anni, rappresenta una spinta concreta per favorire il rilancio e la crescita dei comuni montani, considerati un "obiettivo di interesse nazionale".
"Una legge che di fatto detta una strategia per la montagna, verificabile ogni tre anni, e che mette risorse", afferma il Senatore di Fratelli d'Italia Luca De Carlo, in un'intervista al TGR.
"Non è la panacea di tutti i mali, lo sappiamo. Ma è sicuramente un segnale forte a favore di quelle aree che da sempre soffrono più di altre, ma che contribuiscono alla tenuta anche idrogeologica di questa nazione"
Su questo tema, il Senatore De Carlo è tra i principali promotori, al fine di sostenere il più possibile le aree montagne attraverso un percorso normativo che mira a riconoscere la centralità delle aree montane nell’ecosistema italiano. Di seguito, il suo intervento in Senato:
Le misure principali
Il cuore del provvedimento è un pacchetto di incentivi rivolto a diverse categorie. Per i medici, il personale sanitario e gli insegnanti disposti a lavorare in montagna, sono previsti contributi sotto forma di credito d’imposta per mutui e affitti.
Incentivi simili sono destinati agli imprenditori sotto i 41 anni e a chi decide di acquistare casa in queste zone. Il disegno di legge introduce anche un bonus bebè per ogni figlio nato o adottato, una misura volta a sostenere le famiglie e stimolare la crescita della popolazione locale.
Tra le altre misure, figurano borse di studio per gli studenti universitari residenti, sostegno agli sportelli digitali e alla telemedicina, e agevolazioni per il personale giudiziario che sceglie di lavorare nei tribunali situati in comuni montani.
Infine, viene istituito un fondo per gli agricoltori che si associano nel recupero di aree agricole e silvo-pastorali abbandonate, oltre a un registro dei terreni "silenti", ovvero quei terreni che potrebbero essere recuperati per l’agricoltura o la gestione forestale.