In attesa del nuovo Papa

Domani in Conclave, ma torna sovente e volentieri anche a Schio dove tutto è cominciato

Aneddoti e curiosità sull'attaccamento del Cardinale Pietro Parolin per la terra vicentina

Domani in Conclave, ma torna sovente e volentieri anche a Schio dove tutto è cominciato
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Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede, nato a Schiavon il 17 gennaio 1955 da Luigi Parolin e Ada Miotti, ha due fratelli: Maria Rosa e Giovanni. Se la mamma gli è mancata solo il 31 agosto 2024, Parolin è rimasto orfano di padre quando aveva appena dieci anni.

A quattordici è entrato nel Seminario Vescovile di Vicenza ed è stato ordinato Sacerdote il 27 aprile 1980 dall'allora Vescovo Arnoldo Onisto.

Detto questo, noi qui scriviamo per riportare altri aneddoti squisitamente vicentini della vita di Pietro Parolin il quale dopo la Consacrazione, all'età di venticinque anni venne incardinato come "presbitero" nella sua stessa diocesi e prima di proseguire gli studi a Roma, per due anni ha svolto il ruolo di viceparroco ed assitente Agesci nella parrocchia della Santissima Trinità di Schio.

La Chiesa della Parrocchia della Santissima Trinità a Schio, oggi.

A Vicenza, quindi, piuttosto che a Schiavon, a Bassano del Grappa o a Schio, il Cardinale Parolin torna frequentemente e volentieri, particolarmente a Schio dove di lui mantengono un carissimo e rispettoso ricordo.

A Schio, ad esempio, tornò nel mese di gennaio 2018 per rendere omaggio a Santa Bakhita ed inaugurare i nuovi ambienti dell’Istituto professionale salesiano. In quell'occasione ha benedetto l'edificio scolastico da poco ritrutturato e celebrato una messa nel Duomo cittadino in omaggio a San Giovanni Bosco e, appunto, a suor Bakhita nel 70°anniversario della sua morte.

Nel pomeriggio poi, il Cardinale ha visitato l’Istituto canossiano scledense dove ha inaugurato e benedetto un nuovo monumento-mosaico dedicato a Santa Bakhita, realizzato nel giardino della chiesetta delle Canossiane.

Ancora, il Cardinale Parolin è tornato a Schio per l'inaugurazione dei restauri pittorici della Chiesa di Sant'Antonio Abate e, come altre volte, ha trovato ad attenderlo il professore di lettere Giuseppe Piazza che del Duomo di Schio era l'organista.

Piazza corre sorridente al pensiero di quelle visite descrivendo il Cardinale come:

"Persona colta, intelligente, buona e grandiosa in tutti sensi, con la quale intrattengo rapporti epistolari di grande soddisfazione che ritengo sia reciproca".

"Il Cardinale Parolin ha una marcia in più - continua l'anziano professore scledense - conosce un sacco di cose ma sa intrattenersi con modestia e senza mettere in soggezione l'interlocutore".

La Chiesa di Sant'Antonio Abate a Schio

"In occasione del restauro alla Chiesa di Sant'Antonio Abate, abbiamo poi pranzato al "Brolo delle Monache" - ricorda ancora Piazza - ed io ero seduto tra il Cardinale Parolin ed il Vescovo di Chioggia, Adriano Tessarolo che al Duomo di Schio era stato, a sua volta, Arciprete. Proprio in un momento informale come quello ho potuto apprezzare lo spessore dell'uomo ed il carisma del Prelato Parolin. Gli scriverò presto".

Magari da Papa?

"Glielo auguro, ma non lo scriva che porta male".

Brevi note biografiche

Il Cardinale Pietro Parolin, nominato Arcivescovo il 12 settembre 2009, dal 31 agosto 2013 è Segretario di Stato Vaticano, incarico ricevuto da Papa Francesco ed è stato elevato al rango di Cardinale il 22 febbraio 2014.

Parolin, classe 1955, dopo l’ordinazione viene nominato vice parroco e assistente Agesci nella parrocchia di Santissima Trinità, a Schio.

Nel 1983 è entrato nella Pontificia Accademia Ecclesiastica per diventare parte del Corpo Diplomatico della Santa Sede. Ha operato nelle nunziature di Nigeria e Messico per poi rientrare a Roma ed essere nominato, il 30 novembre 2002, Sottosegretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato da Papa Giovanni Paolo II°, occupandosi in particolare delle relazioni tra la Santa Sede e i Paesi asiatici, Vietnam e Cina su tutti.

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