In Tribunale

Di inquinamento si muore: risarciti gli eredi dell'operaio ex Miteni ammalatosi per i pfas

Mentre è in corso il processo contro la ex Miteni per inquinamento doloso

Di inquinamento si muore: risarciti gli eredi dell'operaio ex Miteni ammalatosi per i pfas
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Un operaio della ex Miteni di Trissino, fabbrica che tanto continua a tenere banco a causa del processo per inquinamento doloso che si sta celebrando al Tribunale di Vicenza (in copertina) era morto per un tumore ed ora il Tribunale del Lavoro ha stabilito che gli eredi vanno risarciti.

L'inquinamento uccide o no?

Una tale sentenza potrebbe aprire nuove prospettive con riferimento alle aspettative delle parti civili costituitesi come tali al processo in corso e la sentenza potrebbe influire sulle decisioni che il Giudice adotterà nei confronti di azienda ad ex dirigenti alla sbarra.

A pronunciarsi nel senso anzidetto è stata, martedì scorso, Caterina Neri, Giudice della Sezione Lavoro dello stesso Tribunale di Vicenza, la quale ha riconosciuto un considerevole risarcimento agli eredi di un operaio della Miteni-Rimar deceduto, appunto, a causa di un tumore causato dalla esposizione ai Pfas.

L’importanza della sentenza che in realtà vede soccombente l’Inail, stabilisce proprio quanto gli Avvocati difensori della ex Miteni escludono assolutamente  ovvero il nesso esistente tra la morte dell'operaio e la sua esposizione a sostanze perfluoralchiliche. Tale interpretazione potrebbe, infatti, aprire la strada ad ipotesi di reato quali l'omicidio colposo come conseguenza di malattia professionale.

Non era mai successo prima

Due anni fa, al contrario, il Giudice per le Indagini Preliminari, Roberto Venditti, aveva accolto l’istanza della Procura ed aveva archiviato l’inchiesta che, appunto, tendeva a mettere in relazione le malattie degli operai Rimar-Miteni con l’esposizione ai Pfas, sostenendo che "non c’era nesso causale ed i reati prima dell’aprile 2016 si dovevano considerare estinti".

Ora, ancorché una sentenza non faccia giudicato che per le parti in causa, non è detto che essa però non influisca su chi ha in mano le sorti del processo in corso proprio a Vicenza o faccia considerare agli Avvocati di parte civile di avere ulteriori frecce al loro arco.

La causa avanti al Giudice del Lavoro

A far partire la causa davanti al Giudice del Lavoro erano stati i familiari dell’operaio, che tramite la CGIL si erano opposti all'INAIL la quale non aveva riconosciuto alcunché agli eredi del dipendente ex Miteni-Rimar deceduto per un tumore che loro, si, avevano messo in relazione ai Pfas.

Martedì scorso, finalmente, per la prima volta è stato riconosciuto il nesso causa/effetto che in qualche modo, di effetto potrebbe averne uno anche sul processo in corso.

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