Cgil assaltata a Roma, la sezione vicentina risponde: "Ora e sempre resistenza"
Dopo le drammatiche ore vissute a Roma, è arrivata la risposta di Filctem CGIL Vicenza, ieri, domenica 10 ottobre: sedi aperte, presidi, e bandiere. Ma Forza Nuova rincara la dose: "La protesta continua"
In tutta Italia le attestazioni di solidarietà nei confronti della Cgil della Capitale (presa d'assalto in occasione dell'ultimo corteo No Green Pass a Roma) non sono mancate. Anche nel vicentino i referenti della sigla sindacale si sono dati appuntamento davanti alle sedi locali per manifestare pacificamente il dissenso nei confronti dei violenti che hanno, tra le altre cose, messo a ferro e fuoco la città. Ma Forza Nuova ha già annunciato che le proteste non finiranno...
Cgil assaltata a Roma, la sezione vicentina risponde: "Ora e sempre resistenza"
Le immagini di Roma hanno lasciato tutti senza fiato. Un corteo che nelle intenzioni iniziali sarebbe dovuto essere solo una manifestazione di dissenso contro il Green pass, si è trasformato in un attacco ai presidi della democrazia. Nel mirino, come è ormai noto, la sede nazionale della Cgil, ma non solo. Sotto gli atti di violenza di alcuni (già identificati, e alcuni anche già fermati dalle Forze dell'ordine), sono finiti pure i cronisti.
E da tutta Italia, ieri, domenica 10 ottobre 2021, non sono mancate le attestazioni di solidarietà all'Ente finito sotto attacco. I poche ore i referenti di tutte le sedi locali della Cgil hanno organizzato presidi di fronte alle sedi, che per l'occasione sono rimaste aperte, con le bandiere appese alle finestre, e con cartelli che chiariscono bene le intenzioni della sigla sindacale: "Ora e sempre, resistenza".
Ieri 10 ottobre 2021, "in risposta alla vile aggressione squadrista alla nostra sede nazionale, tutte le sedi CGIL della provincia di Vicenza hanno reagito colorandosi delle nostre bandiere e delle nostre straordinarie persone. Filctem Vicenza presente!".
Il commento del sindaco di Vicenza
"Esprimo ferma condanna per l'assalto alla sede della Cgil di Roma ad opera di un gruppo di manifestanti no green pass ed esprimo solidarietà nei confronti del sindacato colpito in modo inaccettabile - ha affermato in una nota il primo cittadino Rucco - In una democrazia come la nostra ci sono tutte le possibilità per esprimere il proprio dissenso in modo civile e nel rispetto degli altri. Chi usa la violenza per veicolare un pensiero si mette automaticamente fuori dalla legalità e va isolato e condannato".
La solidarietà del capogruppo Pd in Regione
E sempre ieri mattina il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Giacomo Possamai, si è recato nelle sedi della CGIL di Noventa Vicentina e di Vicenza per esprimere solidarietà al sindacato dopo il "vile attacco squadristico subito ieri a Roma. Quelle scene mi hanno ricordato l’attacco a Capitol Hill del gennaio scorso: quando vengono attaccati i luoghi della democrazia, e le sedi sindacali sono pienamente tra questi, la risposta deve essere ferma e unitaria da parte di tutte forze politiche e di tutte le istituzioni. Sciogliere Forza Nuova - ha sottolineato Possmai - e tutte le formazioni politiche che si richiamano in maniera esplicita al fascismo non è più rinviabile: si tratta semplicemente di far rispettare la Costituzione".
Ma Forza Nuova rincara la dose
Una nota è stata diffusa a livello nazionale proprio ieri, dopo i gravi fatti di sabato scorso, da Forza Nuova, sottoscritta da Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Pirillo, Stefano Saija:
Il regime è in difficoltà, la giornata romana di ieri fa da spartiacque tra vecchio e nuovo, ma media mainstream, questure e partiti del sistema non sono in grado di leggere i fatti, (perché non gli conviene e hanno paura), e danno la croce addosso ad un movimento politico che non rappresenta che una piccolissima componente delle centinaia di migliaia di italiani esasperati, perché minacciati nello stesso diritto elementare al lavoro e alla sopravvivenza, che hanno invaso prima piazza del popolo e poi le strade del centro della Capitale per puntare ai palazzi dell’odiato potere.
Vecchi metodi che non hanno più alcun effetto, gli italiani sono uniti e determinati come non mai. Dell’antifascismo, e con esso delle vecchie categorie ideologiche del secolo scorso, buone solo a favorire gli interessi del divide et impera, al popolo attaccato con violenza e ferocia inaudite dal regime - e non solo in piazza, come tutti hanno potuto vedere, ma nei diritti fondamentali e naturali – non interessa nulla. Il popolo deve solo difendere con le unghie e con i denti la propria libertà e non è certo arrestando alcuni nostri dirigenti che il sistema impaurito e nervoso potrà fermarlo; nemmeno lo scioglimento di FN potrebbe invertire la rotta di quanto sta avvenendo e avverrà nelle prossime settimane.
La violenza viene dal potere, il popolo si difende perché ha il dovere di resistere. Mesi di piazze pacifiche non hanno fermato l’attuazione accelerata del Great Reset, ora la musica è cambiata e il direttore d’orchestra e compositore è solo il popolo in lotta - costretto a difendersi dalla ferocia unanime di chi dovrebbe rappresentarlo, l’attacco alla CGIL rientra perfettamente in questo quadro analitico - che ha deciso di alzare il livello dello scontro. Da domani, dal 15 ottobre, e fino a che il green pass non verrà ritirato definitivamente la rivoluzione popolare non fermerà il suo cammino, con o senza di noi.