Capitale Cultura 2024, Zaia: “Vicenza e Chioggia candidate, per la prima volta due venete nella top ten”
I dieci Comuni dovranno presentare i propri dossier alla giuria in una audizione pubblica della durata di 60 minuti.
Vicenza e Chioggia sono all’interno della rosa delle 10 città finaliste a Capitale italiana della Cultura 2024.
Capitale Cultura 2024
“Sapere che, per la prima volta, su 10 città candidate al riconoscimento di ‘Capitale italiana della cultura’ per l’anno 2024 due sono venete, oltre che rendere orgogliosi, testimonia anche il valore dell’immenso patrimonio culturale posseduto dalla nostra Regione, capace di esprimere, attraverso due città dalla storia secolare e dai tratti identitari diversi e ugualmente molto forti – Vicenza e Chioggia - il suo carattere estremamente articolato”.
Con queste parole il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia commenta l’inserimento di Vicenza e Chioggia all’interno della rosa delle 10 città finaliste a Capitale italiana della Cultura 2024 pubblicata oggi dal Ministero della Cultura e che vedrà nei prossimi mesi l’esame dei singoli dossier per arrivare a decretare la città vincitrice.
“Nel 1994 Vicenza è stata riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità elevando così a modello culturale globale l’opera di Andrea Palladio. Nel 1996 è stato assegnato il secondo riconoscimento per le ville palladiane del Veneto: oltre ai 23 monumenti palladiani e le 3 ville della città, sono state infatti inserite nella lista dell’Unesco altre 21 ville del Palladio presenti nel territorio, dimostrando così come la città non possa considerarsi in modo autonomo, ma sia di fatto inserita in una cornice più ampia, che coincide con l’intero Veneto. Ecco perché essa di fatto, attraverso i suoi monumenti ed il suo patrimonio artistico, rappresenta l’intera regione”, afferma il Presidente Zaia.
In gioco anche Chioggia:
“Da settimane protagonista sulla stampa internazionale, Chioggia dimostra con questa candidatura di poter essere interpretata ben oltre la definizione di ‘piccola Venezia’. Collocata in un’area geografica unica al mondo, tra il mare Adriatico e la laguna di Venezia, vanta una storia secolare di altissimo valore, in cui la dimensione ambientale si intreccia con quella culturale, custodendo perle sconosciute come la Torre dell’Orologio del Campanile di Sant’Andrea che conserva l’orologio da torre più antico al mondo, tuttora funzionante”, prosegue il Presidente Zaia. “Mi auguro che i caratteri unici di queste due città possano essere determinanti nelle valutazioni della commissione ministeriale e portare in Veneto un riconoscimento ambito, facendo della cultura un volano per turismo, economia e ambiente”, conclude Zaia.
I dieci Comuni dovranno presentare i propri dossier alla giuria in una audizione pubblica della durata di 60 minuti: 30 per la presentazione e 30 per una sessione di domande da parte della giuria. L’appuntamento è per il 3 e 4 marzo prossimi in videoconferenza, con diretta sul canale YouTube del Ministero della Cultura.
Due realtà molto diverse
“Sono orgoglioso di leggere i nomi di Chioggia (Venezia) e Vicenza tra le dieci finaliste per il titolo di “Capitale Italiana della Cultura”. Si tratta di due realtà molto diverse, una città d'acqua, Chioggia, tra le altre cose capitale della pesca e Vicenza, conosciuta nel mondo per i capolavori del Palladio. Ringrazio le due città per il lavoro fin qui svolto. Hanno saputo presentare dossier di candidatura, 'Chioggia, sale di cultura' e 'Vicenza 2022 La cultura è una bella invenzione', che hanno messo in evidenza la loro vocazione culturale e identità veneta. Due 'venete' che contribuiscono a rendere la nostra regione ricca di storia arte, cultura, e tradizioni. Siamo al loro fianco verso il titolo di Capitale italiana della cultura per l'anno 2024”
Con queste parole l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari commenta la notizia dell'inserimento di Chioggia (Venezia) e Vicenza tra le dieci città finaliste per conquistare il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024, pubblicata oggi dal Ministero della Cultura. Sono state scelte tra una rosa di 23 candidature.
“Sono dispiaciuto per l'esclusione di Asolo – conclude Corazzari - ma desidero ugualmente ringraziare l’amministrazione per aver dedicato energie alla preparazione del dossier di candidatura.