Situazione delicata

Allarme a Schio e nell'Alto Vicentino: "Guardia medica a rischio"

Possamai, Partito democratico: “Disservizio impensabile per un territorio così importante. Zaia dimostri con i fatti di voler investire sull’Ulss 7”.

Allarme a Schio e nell'Alto Vicentino: "Guardia medica a rischio"
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Una situazione davvero delicata quella che stanno vivendo i territori di Schio e dell'Alto vicentino. Segnali poco incoraggianti, poi arrivano anche da Thiene...

Allarme a Schio e nell'Alto Vicentino: "Guardia medica a rischio"

“È impensabile che il territorio di Schio e dell’Alto Vicentino, da sempre esempio di eccellenza della sanità veneta, resti senza Continuità Assistenziale e Guardia Medica. Siamo di fronte ad un fatto grave, figlio non certamente delle scelte di oggi ma frutto di una programmazione inadeguata. Nessuno nega che il problema della carenza dei medici esista ma non è possibile farsi trovare impreparati in un’area popolosa e importante come quella scledense.

Per inciso, anche i numeri della Guardia Medica di Thiene iniziano a destare preoccupazione. Sono infatti troppo pochi tre presidi di Continuità Assistenziale in un’area grande come quella del Distretto dell’Alto Vicentino, anche confrontando la situazione con quella del resto del territorio veneto. Continuiamo a parlare di sanità del territorio e della necessità di sgravare gli ospedali dai flussi di accesso: ma impoverire i servizi come la Guardia Medica vuol dire andare nella direzione esattamente opposta”.

La presa di posizione è di Giacomo Possamai, capogruppo del PD in Consiglio regionale, a fronte di quanto emerso dalla riunione dell’esecutivo del distretto Alto Vicentino dei sindaci dell’Ulss 7, ovvero l’assenza di garanzie nell’erogazione del servizio di Continuità Assistenziale per il territorio fino a fine anno.

“E altresì impensabile - prosegue l’esponente dem vicentino - che gli accessi alla Guardia Medica si scarichino sui Pronto Soccorso, visto che anche quello dell’ospedale di Santorso è in estrema difficoltà e in carenza di organico, come emerge dalle segnalazioni dei cittadini.

Visto che a più riprese, e soprattutto in occasione delle nomine dei Direttori Generali dello scorso febbraio, Zaia ha affermato che l’Ulss 7 Pedemontana era una realtà strategica sulla quale investire, ora deve dimostrare questa volontà non solo con le parole ma con i fatti. Risolvendo dunque con estrema urgenza questa situazione di emergenza”.

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