A Vicenza 43 alberi in memoria delle vittime del Ponte Morandi di Genova
Bandierine insieme italiane e ucraine sono state sventolate dai ragazzi per non dimenticare la tragedia che sta colpendo in queste ore i loro coetanei ucraini.
La giornata in memoria delle vittime del Ponte Morandi è inizata ieri, domenica 13 marzo 2022 alle 10, con la messa al santuario di Monte Berico presieduta dal vescovo monsignor Beniamino Pezziol.
Al Parco della pace piantanti 43 alberi in memoria delle vittime del Ponte Morandi di Genova
"Oggi al Parco della Pace abbiamo piantato 43 alberi in memoria delle vittime del Ponte Morandi con i ragazzi delle scuole e abbiamo scoperto una targa in ricordo di chi non c'è più insieme al Comune di Genova e al Comitato delle vittime. Vicenza, che in quel crollo ha perso un suo concittadino, ha voluto essere in questo modo vicina e solidale con Genova perché tragedie simili causate dall'incuria umana non debbano più accadere".
Questo il commento del sindaco Francesco Rucco alla cerimonia nella quale questa mattina gli amministratori hanno voluto ricordare - proprio nel parco dedicato alla pace - anche le vittime della guerra in Ucraina. L'iniziativa, promossa dalle due amministrazioni comunali di Vicenza e Genova, dal Comitato per le Vittime Ponte Morandi e dall'associazione Noi per Voi di Masone, ha avuto un prologo a Monte Berico, con la messa celebrata dal vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol a cui l'arcivescovo emerito di Genova Angelo Bagnasco ha inviato un pensiero di vicinanza per la giornata.
Dopo la messa la cerimonia si è spostata al Parco della Pace. Per Vicenza, con il sindaco e il vescovo, erano presenti il vicesindaco Matteo Celebron, gli assessori Cristina Tolio, Simona Siotto, Matteo Tosetto e Mattia Ierardi, e una rappresentanza di consiglieri comunali, tra cui Roberto Cattaneo che ha promosso e coordinato l'iniziativa con la collaborazione di protezione civile e dei volontari dell'Ordine di Malta. Per la Regione del Veneto erano presenti il consiglieri Silvia Maino e Stefano Giacomin.
Da Genova sono arrivati circa 60 cittadini, guidati dall'assessore all'urbanistica Simonetta Cenci, che ha promosso la realizzazione della Radura della memoria sotto il ponte ricostruito, dai sindaci di Masone, Omar Missirelli, e di Rossiglione, Katia Piccardo, dall'assessore di Campo Ligure Alberta Ponte, e dai presidenti del Comitato Vittime Ponte Morandi, Egle Passotti, e dell'associazione Noi per Voi, Giovanni Andreoli.
Grazie alla collaborazione con l'istituto comprensivo 8, guidato dalla dirigente scolastica Catia Coccarielli, un nutrito gruppo di alunni delle classi quinte delle primarie di via Prati, Ghirotti e Polegge, cioè delle scuole che gravitano nella zona del Parco della Pace, ha piantato 15 frassini, 15 salici e 13 pioppi, alti circa un metro e mezzo, a nord della futura sede della protezione civile. Guanti, caschetto e giubbini sono stati messi a disposizione dal raggruppamento d'imprese che sta realizzando il parco, mentre le piante e le 43 carriole con cui i ragazzi le hanno trasportate, sono state fornite dall'associazione Noi per Voi. Bandierine insieme italiane e ucraine sono state sventolate dai ragazzi per non dimenticare la tragedia che sta colpendo in queste ore i loro coetanei ucraini.
Alla cerimonia, a cui è intervenuta la Fanfara provinciale dei bersaglieri, erano presenti anche i familiari del vicentino Vincenzo Licata, una delle 43 vittime del crollo.
Al termine i genovesi sono stati ospiti della Pro Loco Postumia.
Vicenza, grazie a questo particolare legame nato subito dopo la tragedia, è stata la prima città a piantare gli alberi liguri in ricordo delle vittime del Ponte Morandi. Nei prossimi anni la piantumazione dei 43 alberi, uno per ogni persona scomparsa, sarà proposta in ognuna delle città da cui provenivano le vittime del crollo.