Beneficenza

A piedi da Assisi a Roma raccogliendo fondi per l'ospedale Santorso: l'impresa dell'ex sindaco Luca Cortese

Con la sua camminata l'ex primo cittadino di Sarcedo ha donato circa 2.700 euro. Bramezza: "La dice lunga sul rapporto umano che si crea tra le nostre équipe e i pazienti con i loro familiari"

A piedi da Assisi a Roma raccogliendo fondi per l'ospedale Santorso: l'impresa dell'ex sindaco Luca Cortese
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Sei giorni di cammino lungo il percorso di San Francesco, da Assisi a Roma, per una causa nobile. Luca Cortese, ex sindaco di Sarcedo, ha realizzato questa impresa sportiva con un obiettivo preciso: raccogliere fondi per l’Oncologia dell’Ospedale di Santorso, dove sua madre è stata curata. Grazie alla generosità dei donatori, Cortese ha consegnato una donazione di circa 2.700 euro all'ULSS 7 Pedemontana, durante una cerimonia tenutasi oggi, mercoledì 11 settembre 2024.

Un premio alla professionalità

"L’idea è nata dopo aver constatato la qualità dell’Oncologia di Santorso, dove mia madre è stata assistita", afferma Cortese. "Sentivo di voler fare qualcosa che fosse un riconoscimento per la competenza e l’umanità di tutto il personale del reparto e allo stesso tempo un modo per tenere alta l’attenzione su questa malattia".

Luca Cortese

"Così, insieme a un amico, con cui avevamo già compiuto dei cammini in passato, siamo partiti a metà luglio. È stata un’esperienza molto bella, sia sul piano spirituale che per i paesaggi in cui abbiamo camminato, raccontando la nostra esperienza sui social per raccogliere donazioni. Voglio ringraziare l’Associazione Raggio di Sole e il gruppo podistico che ci ha sostenuto, ma soprattutto quanti hanno voluto contribuire all’iniziativa con una donazione".

Fondi per finanziare la formazione del personale

Il dottor Franco Bassan, Direttore dell’Oncologia dell’ULSS 7 Pedemontana, ha spiegato come verrà utilizzata la somma raccolta:

"Il ricavato sarà utilizzato per finanziare progetti di formazione per il personale, in particolare quello infermieristico, ma anche per contribuire a iniziative rivolte direttamente ai pazienti".

"Da una parte la formazione continua è essenziale, perché i progressi della scienza medica sono fortunatamente costanti. Dall’altra, tramite l’Associazione Raggio di Sole, vengono messi a disposizione dei pazienti molti servizi e attività che hanno una grande importanza a supporto dei trattamenti strettamente sanitari: penso al counseling psicologico, ma anche a quello dietetico, molto utile ad esempio per mitigare gli effetti negativi della chemioterapia, e poi tutta una serie di attività sportive su misura per le possibilità dei pazienti, come il nordic walking o la ginnastica in acqua, con programmi mirati che tengono conto delle caratteristiche del malato e che portano benefici fisici e allo stesso tempo creano preziose occasioni di socialità e confronto che sono essenziali".

A questo, fanno eco le parole di Claudia Guido, Presidente dell'Associazione Raggio di Sole:

"La nostra associazione collabora da molti anni con l’ULSS 7 Pedemontana e siamo lieti di avere contribuito a questo progetto. Accanto alle attività rivolte ai pazienti voglio sottolineare proprio l’importanza di sostenere anche la formazione del personale, in particolare di quello infermieristico, che sappiamo essere essenziale".

Infine, il Direttore Generale dell'ULSS 7, Carlo Bramezza, ha concluso ringraziando tutti i partecipanti dell'iniziativa:

"Ringrazio Luca Cortese, l’Associazione Raggio di Sole e quanti hanno sostenuto l’iniziativa con una donazione. Il fatto che da un’esperienza difficile sul piano umano come la malattia sia nato un gesto di così grande generosità, che a propria volta ha spronato l’attenzione e saputo coinvolgere molti altri cittadini, la dice lunga sul rapporto anche umano che si crea tra le nostre équipe e i pazienti con i loro familiari".

Carlo Bramezza

"Anche questo significa fare buona medicina ed essere bravi medici: saper costruire quella alleanza tra medico e paziente che è essenziale e che spesso passa in secondo piano, perché si tende a parlare di tecnologie e metodiche innovative, ma il fattore umano rimane una risorsa fondamentale, perché il nostro compito è prendere in carico non semplicemente il malato, ma la persona nella sua interezza, inclusi i suoi cari".

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