Urbanistica

A Mussolente nuove aree di terreno edificabile in arrivo, il Comune: "Veniamo incontro a famiglie e imprenditori"

Sì del Consiglio Comunale alla nuova variante al Piano Interventi

A Mussolente nuove aree di terreno edificabile in arrivo, il Comune: "Veniamo incontro a famiglie e imprenditori"
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Al fine di dare risposta alle esigenze dei cittadini e degli imprenditori misquilesi, nella seduta di giovedì, 4 aprile 2024, il Consiglio Comunale di Mussolente ha approvato la settima variante al Piano Interventi.

(in copertina: il Municipio di Mussolente. Fonte: Comune di Mussolente)

Una variante di notevole importanza

Un iter complesso, quello dell'approvazione alla settima variante al Piano Interventi, adottata all'unanimità dal Consiglio Comunale di Mussolente, tenutosi nella giornata di giovedì, 4 aprile. Una decisione importante, che pone l'attenzione alle esigenze mostrate dalle famiglie misquilesi, ma anche allo sviluppo economico e imprenditoriale del territorio, nonché del contenimento del suolo.

"Prerogativa di questa variante - afferma il Sindaco Cristiano Montagner - è stata quella di dare risposte alle esigenze familiari con concessione di piccole porzioni di ampliamento delle aree edificabili, ma anche delle esigenze produttive con la possibilità edificatoria dell'unica area di espansione prevista dal PAT, semplificando le procedure di trasformazione delle costruzioni dismesse a livello agricolo, gettando così le basi per un nuovo sviluppo del territorio, ma attento alla sostenibilità di tali azioni".

Il Sindaco di Mussolente, Cristiano Montagner

Una variante che cerca di rispondere a diverse esigenze, da parte della popolazione e dell'imprenditoria. Non solo, ma il Consiglio cerca di facilitare l'accesso alla documentazione tecnica da parte dei cittadini, come sottolinea Montagner:

"A questo si aggiunge l'aver completato le revisioni delle schede degli edifici tutelati, già iniziata nella variante 5, e una complessiva 'messa in ordine' del Piano per agevolare la lettura da parte dei tecnici e dei cittadini".

Tante richieste

Sono 54 le richieste di variante al Piano degli Interventi ricevute dall'Amministrazione comunale, in merito alla gestione urbanistica del territorio. Tutte sono state analizzate e valutate da un professionista incaricato dagli Uffici comunali competenti, al fine di verificarne la fattibilità e la coerenza con il Piano Regolatore Comunale che, assieme agli accordi presi con i proprietari delle aree oggetto di decadenza, e conseguente ricognizione delle zone di espansione, vanno a formare un totale di 35 schede specifiche di modifica al Piano, riguardanti:

  • 4 "varianti verdi", in merito alla riclassificazione delle aree in zona agricola o a verde privato.
  • 3 individuazioni di edifici non più funzionali al fondo agricolo.
  • 2 cambi della destinazione d'uso di edifici esistenti.
  • 8 trasformazioni della classificazione urbanistica di aree.
  • 14 ampliamenti o variazione di aree edificabili.
  • 1 individuazione di fabbricato degradato, oggetto di credito edilizio.
  • 3 riconferme, totali o parziali, delle aree di espansione inattuate e riconfermate dalla Variante.

A queste esigenze vanno ad aggiungersi altre 8 richieste di modifica legate alla protezione degli edifici, che sono state valutate in sede di revisione delle schede degli edifici tutelati. Mentre altre 12 sono state dichiarate non accoglibili, in quanto in contrasto con la pianificazione comunale attuale. Infine, 4 richieste non sono state prese in considerazione, in quanto legate agli ambiti di faglia sismica, e quindi non attuabili in assenza della conclusione degli studi sismici, attualmente in corso.

Le parole dell'Assessore all'urbanistica

In merito alle richieste ricevute e alla Variante in questione,  a dare ulteriori informazioni è stato l'Assessore all'Urbanistica, Michele Ferronato:

"L'operazione più complessa e ha riguardato tutti gli edifici schedati: sono state prodotte 189 schede contenenti anche una descrizione delle caratteristiche essenziali degli edifici, mentre ai gradi di protezione architettonica è stata collegata una simbologia a colori, per facilitare l'immediata individuazione nella cartografia di piano, del grado di tutela attribuito ai fabbricati vincolanti".

L'Assessore all'Urbanistica, Michele Ferronato

Oltre alla produzione di 189 schede, l'Assessore ha poi annunciato la predisposizione di un Registro fondiario del consumo del suolo, che raccoglie gli interventi di trasformazione urbanistica nel Comune di Mussolente.

"Rispetto al massimo consentito dalla Regione per il Comune di Mussolente, di mq 157.700 fino al 2050", continua l'Assessore, "a seguito delle modifiche introdotte dalla presente variante, nonché dalle trasformazioni urbanistiche oggetto dei precedenti piani, si configura un consumo di suolo di mq 43.786. Rimangono disponibili per trasformazioni territoriali esterne all'area di urbanizzazione consolidata ancora mq 113.914".

"In sostanza - sottolinea Ferronato - con questa variante diamo risposte ai cittadini per le esigenze famigliari e alle imprese, con la messa a disposizione di circa 10.000 mq di terreno edificabile produttivo, per le nuove richieste da parte degli imprenditori ma, al contempo, impostiamo gli sviluppi futuri sempre attenti alla sostenibilità del territorio".

Si aggiunge un'altra variante

Una volta approvata la settima variante, il successivo punto all'ordine del giorno del Consiglio Comunale ha previsto l'adozione di un accordo pubblico-privato. Di fatto, l'accordo è divenuto un'ulteriore variante al Piano Interventi, arrivando a quota otto.

La nuova variante ha riguardato la richiesta di un imprenditore privato, in merito alla riclassificazione, in zona propria, di un'area commerciale-direzionale su cui è presente un fabbricato commerciale, già oggetto di discussione in sede di Consiglio.

"Questa operazione - spiega Ferronato - permette il riuso di un edificio esistente con la stessa consistenza attuale, per l'avvio di una nuova attività commerciale, senza consumo di ulteriore suolo per l'edificazione di una nuova struttura". "Il beneficio pubblico - conclude l'Assessore - si attesta, oltre per l'appunto al non consumo del suolo, con la cessione di un'area ancora in proprietà privata, di un tratto di marciapiede e area verde su cui si attesta anche una fermata, e su un contributo economico già versato nelle casse comunali".

 

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