Ordine pubblico

Risse, furti e aggressioni, chiude la discoteca "Amis": un'escalation di episodi violenti

Il Questore:" Fatti di una gravità inaccettabile che hanno costretto le Forze di Polizia ad intervenire tempestivamente per far fronte alla situazione di pericolo distogliendole per lungo tempo dai servizi di prevenzione e di pubblico soccorso"

Risse, furti e aggressioni, chiude la discoteca "Amis": un'escalation di episodi violenti
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Il "comitato mamme di Vicenza", preoccupate per l'incolumità die ragazzi che frequentano il locale, è nato dopo altri episodi violenti a maggio ed ottobre dello scorso anno

 Risse, furti e aggressioni, chiude la discoteca "Amis": un'escalation di episodi violenti

Il Questore della Provincia di Vicenza Paolo Sartori ha disposto la sospensione della Licenza e la contestuale, immediata chiusura della discoteca “Amis”, che si trova in Città, in Via del Commercio.

Il provvedimento del Questore, che avrà una durata di 10 giorni, è conseguente alle gravi problematiche per l’ordine pubblico e per la sicurezza dei cittadini che si sono venute a creare negli ultimi tempi, culminate, nello scorso fine settimana, con una rissa furibonda che ha visto coinvolti almeno 30 individui, in buona parte stranieri, che si sono affrontati in prossimità della discoteca in maniera talmente violenta che ha reso necessario l’intervento congiunto delle pattuglie della Squadra “Volanti” della Questura e della “S.E.T.A.F.” dell’Arma dei Carabinieri.

I testimoni: erano 30 persone armate di cacciaviti e oggetti contundenti

Giunte sul posto le Forze di Polizia hanno rilevato che, essendosi presumibilmente accorti del loro arrivo, i partecipanti alla rissa si erano repentinamente allontanati. Vari testimoni dell’accaduto, nella circostanza, hanno riferito agli Agenti di avere personalmente assistito alla violenta rissa, confermando che erano coinvolti circa 30 individui e che alcuni di loro brandivano cacciaviti ed altri oggetti contundenti utilizzati come armi improprie; uno dei presenti ha raccontato che, nel tentativo di non rimare coinvolto negli scontri, aveva cercato di allontanarsi, ma hanno preso a calci la portiera della sua auto.

Altre persone presenti, che avevano trascorso nel locale la serata, hanno anche detto di avere riconosciuto la maggior parte dei partecipanti alla rissa quali avventori presumibilmente stranieri e di avere personalmente assistito alla rissa. Hanno raccontato anche di aver sentito chiaramente prima il rumore di vetri infranti e subito dopo avevano  notato una persona con il naso e la bocca rotti e sanguinanti che però, all’arrivo delle pattuglie, si era repentinamente allontanato per non essere identificato. Infine altri testimoni hanno inoltre riferito che qualcuno dei partecipanti alla rissa aveva utilizzato strumenti che rilasciavano evidenti scariche elettriche, tipo “taser".
Un'altra persona che ha assistito ai gravissimi fatti registrati, dopo aver segnalato la violenta rissa scoppiata “fuori dalla Discoteca AMIS”, alla quale aveva assistito filmando alcuni momenti degli scontri, aveva provveduto a divulgare i filmati realizzati via email agli Organi di Stampa

I precedenti: un'escalation di violenza

Già il 15 maggio scorso, nei pressi dello stesso locale, era avvenuto un altro gravissimo episodio di violenza, culminato con i soggetti che vi avevano preso parte – particolarmente agitati anche a causa degli evidenti effetti dell’abuso di alcool e, probabilmente anche di sostanze stupefacenti – che avevano invaso la carreggiata prospiciente la Discoteca e causando in tal modo rallentamento al traffico e disordini su strada, rimasta disseminata da immondizia e da cocci di bottiglie utilizzati nel violento confronto tra i due gruppi di contendenti. Uno di costoro aveva poi affrontato con toni di sfida le Forze dell’ordine e, per questo motivo, era stato sanzionato per ubriachezza molesta. Un episodio analogo era avvenuto lo scorso 9 ottobre, mentre in altri contesti erano stati denunciati furti di oggetti preziosi e di un cellulare, avvenuti sempre all’interno dello stesso Locale.

Il "comitato mamme di Vicenza" denuncia il pericolo per l'incolumità dei ragazzi che frequentano il locale

Sempre nello scorso mese di ottobre un sedicente “Comitato mamme di Vicenza”, con un esposto inviato a varie Autorità cittadine, aveva rappresentato la situazione gravemente compromissoria dell’incolumità dei ragazzi che frequentano il Locale “Amis club”, a causa delle asserite continue risse originate all’interno del predetto Pubblico esercizio. La valutazione di tutta una serie di dati relativi agli interventi pregressi effettuati, negli ultimi tempi, da tutte le Forze di Polizia, hanno determinato l’odierna decisione del Questore, il quale ha disposto la sospensione della licenza e l’immediata chiusura della Discoteca in base all’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza: si tratta, in questo caso, di un provvedimento finalizzato a far si che venga interrotta una situazione gravemente compromissoria per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, e ciò a prescindere da ruolo ed eventuali responsabilità in capo ai gestori, in quanto tale provvedimento, per la sua natura giuridica, non è destinato a sanzionare il loro comportamento.

“Ancora una volta i fatti che si sono verificati lo scorso fine settimana in un pubblico esercizio del capoluogo sono stati di una gravità inaccettabile, ed hanno costretto le Forze di Polizia ad intervenire tempestivamente per far fronte alla situazione di pericolo che si era venuta a creare, distogliendole per lungo tempo dai servizi di prevenzione e di pubblico soccorso allo scopo di evitare che si potesse compiere una tragedia ha evidenziato il Questore Sartori –. La sospensione della Licenza e la contestuale chiusura di questa discoteca, pertanto, hanno lo scopo di porre argine ad una problematica peraltro già emersa nel recente passato, che ha creato non poche criticità sotto il profilo dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini”.

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