Un nuovo anno scolastico inizia, dopo l’esperienza difficile vissuta da studenti e operatori con il Covid. In tale contesto il Gruppo Educativo/Culturale Zero Pfas presenta alle scuole il progetto educativo «La salute nella terra dei Pfas. Nuove pratiche di cittadinanza attiva».
Incontri con le scuole
“Sono circa 5000 gli studenti e 700 adulti – fanno sapere – incontrati in tre anni e 20 scuole (alcune delle quali hanno ripetuto il progetto per più anni consecutivi). L’obiettivo generale del progetto è sempre lo stesso: conoscere per capire le cause di una tragedia collettiva nel nostro territorio e condividere da cittadini attivi, soluzioni per il futuro. Un percorso che rientra, a pieno titolo, nell’educazione civica, intesa come cittadinanza attiva e spazio per trasmettere valori. Il nostro approccio formativo si rivolge a singole classi, preparandole a diventare “formatrici di altre, tramite la proposta metodologica dell’Educazione tra pari. Ascoltiamo i ragazzi, sorreggendoli e rendendoli protagonisti attivi in un nuovo modo di essere e di vivere”.
Una guida per conoscere il territorio
“Ci avvaliamo – concludono – di esperti, docenti nel campo della medicina, geologia, dei sistemi depurativi ambientali, dell’alimentazione, presenti nel movimento No PFAS e presentiamo testimonianze di cittadini attivi sul campo. Garantiamo la nostra consulenza continua per tutto l’arco in cui si svolge il progetto nella scuola: ci rendiamo disponibili per approfondire determinate e specifiche tematiche richieste dalla classe, per guidare le scolaresche a conoscere il proprio territorio tramite uscite specifiche con guide ambientali”.