Autopsia: Giulio, riscontrata emorragia interna
Bimbo di 3 anni morto in ospedale, sono stati chiesti anche esami tossicologici per capire se possa essere stato fatale qualcosa che ha ingerito
"Giulio è morto per emorragia interna". Dopo l’immenso dolore per la scomparsa di una creatura di appena 3 anni, ora è tempo di cercare di far luce su quanto accaduto. Ci sono responsabilità del personale medico? Giulio poteva essere salvato eseguendo un semplice prelievo del sangue? Sono tutti interrogativi su cui ora sta indagando la magistratura. Il fascicolo è nelle mani del pubblico ministero Luigi Salvadori. Il suo primo atto, dovuto, è stato quello ordinare l’esecuzione di un esame autoptico al corpicino di Giulio. Autopsia che è stata eseguita ieri, venerdì 2 agosto, dalla dottoressa Elisa Vermiglio, e che ha dato questo primo responso: emorragia interna. Si potrebbe essere trattato di un infarto intestinale, fenomeno piuttosto raro che causa necrosi di parti dell'intestino per la brusca interruzione della circolazione sanguigna. Ore bisognerà capire quale sia stata la causa scatenante, per questo motivo ai consulenti è stato chiesto un approfondimento attraverso nuovi esami, come quello tossicologico, per capire se a causare questo infarto intestinale e l'emorragia possa essere stato qualcosa che aveva in precedenza ingerito. Esami che necessitano tempo, ci vorranno giorni per conoscere gli esiti completi degli esami.
Il magistrato ha anche iscritto nel registro degli indagati il dottor Lorenzo Sartore, 58 anni, del reparto di Pediatria dell’ospedale Alto Vicentino di Santorso. Lui aveva visitato il piccolo Giulio Cortiana, nelle ore precedenti la sua morte. I legali dello studio Fantini Cusinato Massalin tutelano la famiglia Cortiana: "Non vogliamo incolpare nessuno - sono le parole della mamma di Giulio, Erica - vogliamo sapere cosa è successo".
Lo studio di parte si avvarrà, come esperto, della consulenza del dottor Alessandro Peretti.
Il pm vuole appurare quali siano state le cause che hanno portato alla morte il piccolo Giulio e se struttura sanitaria e pediatra abbiano agito seguendo i protocolli sanitari, ovvero abbiano fatto di tutto per potergli salvare la vita. Quesiti a cui proprio l’autopsia eseguita ieri potrebbe iniziare a fornire delle risposte. Molte le diagnosi che si erano rincorse in quelle concitate ore in cui le condizioni di Giulio peggioravano, nonostante le iniziali rassicurazioni del personale medico: "Il medico lo ha visitato con palpazione addominale - ha detto la mamma Erica ai microfoni del Tgr Veneto - e mi ha detto che probabilmente poteva trattarsi di un virus gastrointestinale. Secondo lui, poteva essere che Giulio fosse così debole perché aveva vomitato e si stava disidratando. Poi mi ha consigliato di andare a casa, di stare tranquilla". E, invece, il dramma.