Nel corso di un controllo finalizzato al contrasto del fenomeno del "caporalato", svolto lo scorso 8 agosto 2025, dai Carabinieri di Barbarano Mossano e Noventa Vicentina, unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Vicenza, sono state visitate alcune aziende agricole operanti nei territori comunali di Barbarano Mossano e Pojana Maggiore.
A Barbarano la tempesta avrebbe fatto meno danni
In una Azienda agricola specializzata nell’allevamento di pollame, il titolare è stato denunciato in stato di libertà per la mancata elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi; la mancata nomina del medico competente; la mancata fornitura ai lavoratori dei Dispositivi di Protezione Individuale; l'omesso invio dei lavoratori alle visite mediche di idoneità ed avvio ai corsi di formazione obbligatoria; oltre che per l'impiego di lavoratori subordinati privi di permesso di soggiorno.
Le omissioni sopra elencate hanno procurato all'azienda, ammende per 50.423,78 euro e sanzioni amministrative altri 33.120,00 euro.
Quanto alla forza lavoro, sono stati identificati 6 lavoratori non regolarmente assunti, tra cui 1 minore; 4 cittadini extracomunitari, denunciati per soggiorno irregolare sul territorio nazionale e sono stati intimati 3 provvedimenti di sospensione dell’attività per violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro e per impiego di manodopera irregolare.
A Pojana Maggiore va meglio ma non ci siamo
In una Azienda agricola specializzata nella coltivazione di tabacco, il titolare è stato denunciato per mancata formazione generale e specifica dei lavoratori dipendenti, ovvero 4 lavoratori, fra i quali 1 cittadino marocchino regolare sul territorio nazionale ma non regolarmente assunto.
Qui sono state verbalizzate omissioni che hanno procurato ammende per 13.009,32 euro e sono state comminate sanzioni amministrative per 3.900,00 euro.
Sulla questione non si sono fatte attendere le reazioni della Federazione Italiana Agricoltori della Cgil (Flai - Cgil):
Giosuè Mattei, Segretario Generale Flai Cgil Veneto:
«Questo ennesimo caso di sfruttamento di lavoratori in agricoltura che è stato rilevato nel vicentino, conferma in maniera granitica quanto denunciamo come Flai - Cgil da diversi anni, ovvero che sono presenti anche nella provincia berica sacche di sfruttamento, lavoro nero e illegalità che spesso sono accompagnate dall’intermediazione illecita di manodopera, soprattutto nel settore degli allevamenti avicoli dove gli accasamenti del bestiame e successivamente gli svuotamenti dell’allevamento per la macellazione sono operazione che vengono effettuate nel cuore della notte da lavoratori “fantasmi” reclutati da caporali senza scrupoli che approfittando del loro stato di bisogno costringono i mal capitati ad accettare condizioni di lavoro massacranti per pochi euro.
Giosuè Mattei - Flai Cgil
Ma voglio sottolineare che la responsabilità di questa catena dello sfruttamento oltre che del caporale il quale recluta la manodopera, è dell’imprenditore agricolo autoctono, che per quanto ci riguarda è il vero datore di lavoro che impartisce gli ordini, organizza il lavoro e che utilizza e sfrutta lavoratori a basso costo. La Flai Cgil in queste settimane è impegnata con le Brigate del Lavoro nel Sindacato di Strada che dopo Rovigo nel mese di luglio, tra qualche giorno sbarcherà a Treviso per la vendemmia, dove decine di sindacalisti e sindacaliste batteranno il territorio per portare diritti, tutele e informazioni ai lavoratori e lavoratrici impegnati nella raccolta dell’uva destinata ad alimentare un business milionario come quello del prosecco".
Stefano Menegazzo, Segretario generale Flai Cgil Vicenza:
«La sicurezza sul lavoro è tema cardine per prevenire tragedie che sono drammaticamente all’ordine del giorno. Flai - Cgil Vicenza è sempre al fianco di lavoratrici e lavoratori nella tutela, nell’informazione sul tema della sicurezza e nel contrasto all’illegalità perpetrata da un sistema imprenditoriale volto al massimo profitto diffuso anche nella nostra provincia.
Stefano Menegazzo - Flai Cgil
Cogliamo questa occasione per riportare all’attenzione di tutti quanto quotidianamente facciamo per contrastare la piaga del lavoro nero, dello sfruttamento e del caporalato".