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I gestori tentano di far fuggire i clienti della sala slot dalla finestra sul retro
Gli agenti sono intervenuti immediatamente fermando i fuggiaschi e intimando alla cittadina cinese di aprire la porta: la stessa, ormai colta in flagranza, ha acconsentito subito.
I gestori tentano di far fuggire i clienti della sala slot dalla finestra sul retro
A seguito di segnalazioni pervenute da privati cittadini sull'inosservanza degli orari di apertura di Sala Slot e di continuo funzionamento apparati VTL, veniva predisposto un servizio in abiti borghesi. Dopo avere constatato che la porta d'accesso era chiusa dall'interno, gli Agenti si sono appostati nelle vicinanze del locale, constatando l'uscita di una persona, che si allontanava frettolosamente. Gli agenti si sono avvicinati nuovamente constatando che la porta era stata nuovamente chiusa a chiave. Gli Agenti allora si sono presentati nel vicino bar, gestito dallo stesso titolare della sala slot, e, mostrando il tesserino di riconoscimento, hanno chiesto l'apertura della sala in questione. La barista, che tentava di celare la sua conoscenza della lingua italiana, ha affermato che la sala giochi era chiusa e che all'interno della stessa non vi era nessuno. Dopo una lunga discussione, la barista ha fornito il numero telefonico del responsabile, che veniva chiamato dalla polizia locale. Anche il titolare ha affermato che la sala giochi era chiusa, che la barista non aveva le chiavi per entrare e che comunque gli orari di non funzionamento vengono rispettati. Gli Agenti si sono posizionati allora sul retro della sala slot, e hanno constatato personalmente una scena al limite dell'incredibile: da una delle finestre della sala giochi, notavano un paio di persone che stavano saltando in strada e sulla medesima finestra era presente una cittadina cinese, coniuge del titolare, che aveva alzato la tapparella.
Gli agenti sono intervenuti immediatamente fermando i fuggiaschi e intimando alla cittadina cinese di aprire la porta: la stessa, ormai colta in flagranza, ha acconsentito subito.
Gli agenti avevano quindi accesso alla sala giochi e, con l'ausilio anche di altre due pattuglie intervenute in supporto, hanno proceduto all'identificazione delle ulteriori 5 persone presenti all'interno della sala slot. Le stesse non potevano non confermare che le apparecchiature VLT erano accese, in funzione e con giocate in atto.
La moglie del titolare si è giustificata dicendo che hanno parecchi debiti da pagare e perciò non sempre, specialmente se ci sono clienti, si rispettano gli orari.
Si è provveduto a verbalizzare l'illecito amministrativo, diffidando nel contempo il titolare a lasciare sempre aperta la porta d'accesso alla sala giochi anche per evitare possibili pericoli e/o impedimenti alla verifiche di Polizia.