Carabinieri

Recuperata parte dell’attrezzatura rubata a “Videomedia”, c’è un indagato

Il furto è avvenuto a settembre 2025: denunciato per ricettazione un 37enne egiziano

Recuperata parte dell’attrezzatura rubata a “Videomedia”, c’è un indagato

I Carabinieri della Stazione di Vicenza, nella giornata del 19 dicembre 2025, hanno concluso un’articolata attività di polizia giudiziaria nell’ambito di un’indagine su un furto di materiale professionale avvenuto ai danni della società audiovisiva “Videomedia S.p.A.“, con sede legale in città.

Il furto a settembre

Come riferito dalla nota diffusa dai Carabinieri di Vicenza alla stampa lunedì 22 dicembre 2025, il furto era stato denunciato a settembre e aveva riguardato attrezzature tecniche di elevato valore economico e professionale, fondamentali per l’attività di produzione audiovisiva dell’azienda. Da qui l’avvio delle indagini coordinate dall’Autorità Giudiziaria.

Perquisizione e sequestro

Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, i militari hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro nei confronti di O.H.H.A., cittadino egiziano di 37 anni, rinvenendo due supporti per videocamera risultati parte della refurtiva sottratta.

Il materiale recuperato

Le attrezzature recuperate sono state riconosciute dalla società denunciante come beni di proprietà e considerate strumentali all’attività lavorativa dell’azienda. Il materiale sequestrato costituisce il corpo del reato oggetto dell’indagine.

Indagato per ricettazione

Il 37enne è stato indagato per ricettazione. La restituzione dei beni al legittimo proprietario avverrà previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, che dovrà esprimersi sulle modalità e sui tempi.

L’operazione rientra nelle attività costanti di controllo e contrasto ai reati contro il patrimonio svolte dall’Arma dei Carabinieri, con particolare attenzione alla tutela delle attività economiche e professionali presenti sul territorio.

Come previsto dalla legge, la responsabilità penale dell’indagato potrà essere accertata solo con sentenza definitiva, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.