Il Rino Toniolo torna dopo tre anni: giovani e futuro le parole d'ordine

Dopo essere retrocessi nel 2016, senza rifare più la squadra, tornano nel calcio dei "grandi".

Il Rino Toniolo torna dopo tre anni: giovani e futuro le parole d'ordine
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Il Rino Toniolo torna dopo tre anni: giovani e futuro le parole d'ordine

L'annuncio arriva direttamente dalla pagina Facebook della società: "È arrivato il momento di ricostruire una rosa a partire da un gruppetto di 6-7 nostri ragazzi cresciuti sin da piccoli nel nostro vivaio". Così, dopo essere retrocessi dalla Seconda categoria nel 2016, senza rifare più la squadra, il Rino Toniolo torna nel calcio dei "grandi" mantenendo la sua filosofia di società giovane per i giovani. Abbiamo raccolto le parole del presidente Fabio Munaretto.

«Michele Galgano sarà il nuovo mister. È un allenatore giovane che arriva dal Lakota, società con cui abbiamo degli ottimi rapporti. Con lui abbiamo trovato l’intesa e speriamo possa portare avanti il nostro progetto per più anni. Quando siamo retrocessi nel 2016, non avevamo più ragazzi del paese che facevano parte della squadra. Essendo una società parrocchiale per noi non aveva senso avere una squadra per il gusto di farla, senza avere ragazzi del nostro vivaio. Ci eravamo dati l’obiettivo di rifarla e adesso che ne abbiamo sette che hanno già accettato questa sfida, ritorniamo. La ripartenza che aspettavamo era questa, avere un’ossatura formata dai nostri ragazzi. Si vedrà nel corso degli anni cosa nasce, stiamo con i piedi per terra, facendo un passetto alla volta: l’importante è che i ragazzi si divertano. Siamo una società povera, non abbiamo grandi mire se non quelle di mantenere la nostra identità di società parrocchiale e di coltivare come si deve il nostro settore giovanile che per noi è assolutamente prioritario. Rimane la cosa fondamentale da tutelare e stiamo investendo molto sugli allenatori. L’anno prossimo avremo grossi cambi. Abbiamo visto che il settore giovanile va coltivato nel miglior modo possibile, per avere poi ragazzi prima per la prima squadra».

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