Un semplice ticchettio ha permesso alla Polizia Provinciale di Vicenza di individuare un bracconiere attivo nella zona di Marano Vicentino. Durante un servizio di controllo della caccia, gli agenti sono stati attirati dal rumore proveniente da una gabbia nascosta dietro una siepe. Al suo interno, un pettirosso vivo utilizzato come richiamo, con la gabbia a scatto già armata.
Perquisizione nell’abitazione
Come riferito da una nota della Polizia Provinciale diffusa alla stampa venerdì 12 dicembre 2025, individuato il proprietario, gli agenti hanno effettuato una perquisizione all’interno dell’abitazione.
Sono stati rinvenuti una carabina ad aria compressa, un fucile semiautomatico e, in garage, altri due fucili: un semiautomatico appoggiato al muro e un monocanna calibro 32 custodito in un armadio privo di serrature. Nello stesso armadio erano presenti anche cinque silenziatori artigianali.

Armi e richiami nei capanni
La perquisizione è proseguita nei due capanni utilizzati per il bracconaggio. Nel primo sono stati trovati tre fucili monocanna, uno dei quali munito di silenziatore, oltre a un sistema di richiami elettroacustici composto da sette dispositivi collegati a un caricabatteria, con il suono diffuso da altoparlanti nascosti tra gli alberi.

All’interno del capanno è stato rinvenuto anche un passero d’Italia ancora caldo, specie particolarmente protetta. Nel secondo capanno è stato invece trovato un fucile scarico calibro 36/37.
Scoperte in giardino
Nel giardino dell’abitazione gli agenti hanno individuato 17 uccelli vivi e sei gabbie a scatto, ulteriore prova di un’attività di bracconaggio strutturata e continuativa.
Reati contestati
Al termine della perquisizione, la Polizia Provinciale ha stilato una lunga lista di reati:
- cattura di specie protette,
- utilizzo di richiami acustici elettromagnetici,
- uccellagione con gabbie a scatto,
- alterazione di armi mediante silenziatori,
- omessa custodia di due fucili.
Il responsabile dovrà rispondere di tutte le violazioni davanti al giudice.
“L’intervento della Polizia Provinciale a Marano Vicentino è un esempio concreto di come i controlli sul territorio siano fondamentali per contrastare il bracconaggio – ha dichiarato Moreno Marsetti, vicepresidente della Provincia di Vicenza con delega alla Polizia Provinciale – Non parliamo di episodi isolati, ma di pratiche che vanno fermate con serietà e continuità. Ringrazio gli agenti per il lavoro svolto e ribadisco che la Provincia continuerà a sostenere queste attività di vigilanza, affinché chi viola le regole sappia che i controlli sono costanti e puntuali.”