Non è la prima volta che succede nemmeno a Vicenza, anzi, la banalità di una sigaretta negata, di tanto in tanto è anche qui pretesto per passare alle aggressioni verbali o peggio, omofobe ed alle percosse nei confronti dell’ennesimo malcapitato.
Un 15enne era stato aggredito dal “branco” qualche mese fa e gli autori furono segnalati alla Procura del Tribunale dei minori di Venezia.
Un 15enne, venerdì sera 21 novembre 2025, in Corso Palladio è stato affrontato da una decina di giovinastri che al solito diniego gli si erano scagliati contro prima con frasi ingiuriose e poi percuotendolo.
Le proteste le hanno levate i genitori alla stampa locale ed hanno chiesto a voce alta se ci sia qualcuno che si occupa di questo stato di cose o se ci si debba rassegnare a subire.
In questo caso, ad ogni buon conto, i commenti della politica vanno all’aspetto della discriminazione della quale erano infarciti gli improperi del branco verso l’aggredito.
Risponde il Sindaco
Come nell’ultima occasione, ancora il Sindaco ha ritenuto di andare in argomento e, riteniamo, giustamente rivolgendo ai genitori – non esattamente a quelli coinvolti nell’ultimo episodio di violenza, quanto in generale – la richiesta di aiuto per fare anche di Vicenza, proprio attraverso chi è preposto alla educazione e alla formazione dei giovani, una Città meno violenta.
Il sindaco Giacomo Possamai dalla sua pagina Facebook ha commentato:
“Ho parlato con i genitori del ragazzo di quindici anni aggredito da un gruppo di coetanei l’altra sera, insultato con parole omofobe e colpito senza motivo. Nessuno dovrebbe mai subire violenza o discriminazione per i propri orientamenti, veri o presunti, o per le proprie scelte di vita.
Una violenza così ferisce profondamente, prima ancora che come Sindaco, come persona.
Vicenza non può essere un luogo dove un ragazzo ha paura di essere sé stesso.
Siamo una città che ha scelto la libertà, il rispetto, l’uguaglianza: siamo stati tra i primi Comuni in Italia a riconoscere i figli di coppie di mamme, perché crediamo che ogni famiglia e ogni amore meritino dignità e tutela.
Nel confronto con i genitori mi ha colpito una riflessione che condivido pienamente: la sicurezza non si costruisce solo con i controlli o con la presenza delle forze dell’ordine — che ringrazio per il pronto intervento — ma soprattutto con un lavoro culturale ed educativo quotidiano: con il rispetto, l’ascolto, l’esempio.
Per questo non possiamo restare indifferenti: Vicenza deve continuare a essere una città che si guarda negli occhi, che si parla, che non accetta l’odio e non lo lascia passare sotto silenzio.
Vicenza è e sarà sempre una città della libertà. Noi saremo sempre, senza esitazioni, dalla parte di chi subisce discriminazioni e violenze”.
L’Eurodeputata di casa
Anche l’Eurodeputata Alessandra Moretti ha lasciato a Facebook la sua opinione:
“Episodi di violenza, prepotenza e bullismo sono sempre più frequenti, anche nella mia città, Vicenza. Noi adulti, in primis i genitori degli aggressori, dobbiamo farci un bell’esame di coscienza e ammettere che stiamo sbagliando tante cose con i nostri figli. L’indifferenza e l’abbandono crescono giovani insensibili, interessati solo alle cose materiali; irrispettosi delle persone e delle differenze. È da anni che combatto per l’introduzione nelle scuole a tutti livelli dell’educazione al rispetto, alla relazione sana, all’affettività. Dal Covid in avanti stiamo assistendo ad una regressione sul terreno della civiltà sociale. Da noi politici, dalle famiglie, dalle scuole, dalle forze dell’ordine deve partire una riflessione che porti ad una azione concreta anche in termini di sicurezza delle nostre città. Più forze dell’ordine a vicenza (cosa che questo Governo continua a negarci), maggiore attenzione da parte dei servizi sociali e più responsabilità di tutte le agenzie educative. Un abbraccio al ragazzo vittima di questi vigliacchi che hanno agito in quindici contro uno solo. Sono sicura che diventerà una persona ancora più forte e capace di dare a tutti noi il buon esempio. Vicenza deve rimanere libera dalla violenza, rispettosa delle differenze, custode dei valori di civiltà democratica. Ricordiamoci sempre che la nostra città ha una storia grande alla sue spalle. Difendiamola contro ogni forma di ingiustizia”.