È stata pubblicata l’edizione 2025 della Classifica della Qualità della Vita. Elaborata da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, restituisce un’Italia che peggiora leggermente, ma allo stesso tempo si mostra meno polarizzata rispetto al passato.
La media generale perde 30 punti rispetto al 2024, segnale di una flessione complessiva, ma la forbice tra vertici e fondo della graduatoria tende a ridursi. Milano regna incontrastata, ultima Caltanissetta. E Vicenza?
Qualità della vita 2025, Milano al primo posto
Nella classifica, si conferma al primo posto con 1000 punti Milano grazie alla dotazione di servizi, alla ricchezza diffusa, alla gestione delle infrastrutture e alla vitalità del tessuto produttivo. L’ombra, tuttavia, rimane quella della sicurezza: il capoluogo lombardo è di nuovo ultimo per numero di reati e denunce, restando la città percepita come meno sicura d’Italia.
Sul podio la affiancano Bolzano, stabile al secondo posto, e Bologna che conquista la terza posizione, segno di un avanzamento costante nella qualità dei servizi e del contesto urbano. Firenze e Monza Brianza completano un quadro in cui il Nord mantiene saldamente le sue posizioni migliori.
Non si tratta però di un’Italia immobile. La novità più significativa arriva dalle città intermedie. Lucca compie un balzo straordinario di 27 posizioni, mentre Rimini e Ascoli Piceno si inseriscono con forza nella parte alta della classifica.
Vicenza scende in classifica, ma resta tra le 30 migliori città d’Italia
La città di Vicenza purtroppo, registra una discesa drastica nella classifica delle città dove si vive meglio, anche se rimane nella top 30. Con un totale di 709 punti occupa infatti il 28esimo posto della graduatoria Qualità della Vita su 107 realtà. Il dato è però negativo rispetto a quello ottenuto nel 2024 quando si trovava al 13° posto, sono state perse 15 posizioni.
Lo studio è articolato in nove aree tematiche che includono affari, lavoro, ambiente, istruzione, popolazione, sicurezza, reddito, cultura e salute.
Il capoluogo vicentino, purtroppo, in un anno è peggiorato in quasi tutti i parametri considerati tranne due. Sorridono infatti le posizioni guadagnate in fatto di “salute” (anche se Vicenza si posiziona al 74esimo posto) e “reati e sicurezza“. Per il resto, la nostra provincia ha perso posti in tutti gli altri ambiti, con un massimo negativo nella categoria “sicurezza sociale“.
Scopri la graduatoria vicentina categoria per categoria, nella colonna “variazione” potete vedere se ogni città è salita oppure scesa rispetto all’anno scorso e anche di quante posizioni:
| Categoria | Posizione | Punteggio | Variazione |
| Ambiente | 41 | 543 | -10 |
| Istruzione | 25 | 658 | -6 |
| Lavoro | 14 | 873 | -3 |
| Popolazione | 8 | 768 | -1 |
| Reddito e Ricchezza | 46 | 605 | -10 |
| Salute | 74 | 491 | 5 |
| Sicurezza sociale | 36 | 661 | -29 |
| Turismo | 66 | 277 | -1 |
| Reati e sicurezza | 22 | 845 | 11 |
| Generale | 28 | 709 | -15 |
A metà in Veneto
Per quanto riguarda l’ambito del Veneto, invece, Vicenza è a metà classifica nella Regione per Qualità della Vita. Al vertice c’è Padova.
Ecco la classifica regionale, anche qui c’è la colonna variazione:
| Città | Posizione | Punteggio | Variazione |
| Padova | 7 | 876 | -1 |
| Verona | 8 | 838 | -1 |
| Treviso | 17 | 776 | 4 |
| Vicenza | 28 | 709 | -15 |
| Venezia | 34 | 681 | -14 |
| Rovigo | 53 | 560 | -2 |
| Belluno | 60 | 531 | -25 |