Mentre il 25 novembre si celebrerà la “Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne“, una situazione famigliare non proprio idilliaca, ha portato all’accoltellamento di una straniera in quel di Altavilla Vicentina, paese dove le voci si sono rincorse in fretta tra lo stupore generale e la meraviglia di chi sembra non sapesse nulla dei dissapori della coppia.
Il fatto è successo ieri, 17 novembre 2025, quando erano circa le 11:30.
Alcuni dicono
Per la verità solo alcuni vicini avrebbero confermato di urla frequenti nelle ore notturne o del mattino, provenire dall’abitazione della vittima, mentre inconsapevole della vita grama che la donna stava passando, si sarebbe detta la stessa famiglia nella quale la donna era a servizio in veste di badante, mansione per la quale era benvoluta ed apprezzata.
La violenza domestica
Il quadro che ora i Carabinieri del locale Comando Stazione andranno a ricomporre, sembra avere tutte le tessere tipiche della violenza di genere in ambito domestico: padre-padrone con frequenti stati di alterazione psicofisica, tre figli a carico, la compagna con un lavoro anche stabile ma presumibilmente non sufficiente per far fronte alle necessità quotidiane, sgomento della prole e nessuna parola fuori di casa, da parte della vittima.
Scene consuete
Non nuovo quindi a comportamenti violenti e anche questa volta, sembra, in stato di alterazione psicofisica, il maschio avrebbe aggredito con un coltello la signora 46enne di origine ghanese, colpendola al braccio sinistro, mentre il figlio maggiore li guardava e veniva anch’egli coinvolto, senza danno, nel tentativo di difendere la madre.
Le circostanze sono ancora tutte da chiarire e, mentre l’accoltellatore veniva trattenuto in Caserma dai Carabinieri intervenuti sul posto, la moglie era trasferita al sicuro, ancorché in osservazione, al San Bortolo, dal personale sanitario del 118, che era stato fatto convergere ad Altavilla.
Sarebbe stato proprio il figlio che era presente al fatto ad aprire ai militari che lo hanno poi lasciato in casa ad attendere il rientro da scuola dei due fratelli minori.
Ai Carabinieri di Altavilla Vicentina, come dicevamo, il compito di ricostruire l’accaduto a partire proprio dalla testimonianza del figlio maggiore.