Da tempo il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sta portando in giro per l’Italia la presentazione del nuovo modello di scuola secondaria che propone il cosiddetto 4+2 anni per gli istituti di formazione tecnica e professionale, la cui sperimentazione inizierà dal prossimo anno scolastico.
Nella giornata di lunedì 10 novembre 2025, ad esempio, era in Veneto dove, dopo essere stato anche a Verona, ha fatto tappa a Vicenza a Palazzo Thiene Bonin Longare, ospite di Confindustria Vicenza.

A Vicenza, dove sono stati incontrati funzionari ed imprenditori della provincia, il Ministro Giuseppe Valditara ha affidato la presentazione del progetto al Direttore dell’Istituto Scolastico Regionale, Marco Bussetti il quale si è rivolto ad una attentissima platea ottenendo tra il generale apprezzamento anche il positivo parere della presidente degli industriali vicentini, Barbara Beltrame Giacomello, secondo la quale la riforma va proprio verso la formazione delle figure super specializzate delle quali le aziende sono oggi alla ricerca.
L’obiettivo del nuovo percorso scolastico, è stato detto, è quello di formare, appunto, figure specializzate ed in qualche modo è stato chiesto proprio agli industriali di progettare il tipo di scuola che formerà le maestranze del futuro, impegno che la presidente Beltrame sembra aver colto di buongrado, convinta come è che non sarà difficile ai suoi iscritti portare dal campo ai banchi esattamente ciò di cui necessitano.

Già, chi meglio di loro potrebbe farlo?
Fuori dalla sede di Confindustria, intanto, andava in scena la protesta di un gruppetto di studenti, i quali invece non hanno perso l’occasione per contestare il Ministro sulla riforma della scuola, intonando gli immancabili slogan pro Palestina e contro il riarmo.

Il perché della riforma
Mentre dunque il Ministro dell’Istruzione e del Merito spinge perché la riforma diventi definitiva o “ordinamentale” , cosa prevede per i giovani la nuova sfida della formazione?
Come lo stesso Ministro già ebbe a dire al Meeting di Rimini:
“La scuola deve avere due finalità fondamentali: Insegnare a ogni giovane a essere indipendente e autonomo e poi il lavoro. Una scuola che non fornisce gli strumenti per realizzarsi professionalmente fa soltanto la metà della sua funzione”.
ITS Academy, la risposta
La riforma 4+2 riguarda le scuole secondarie di secondo grado e prevede la riduzione a quattro anni del percorso di istruzione tecnica e professionale, ai quali si aggiunge un biennio di specializzazione all’interno negli ITS Academy.
Nella fattispecie, gli studenti di istituti tecnici e professionali aderenti alla riforma potranno conseguire il diploma di Maturità in quattro anni, anziché cinque, per poi perfezionarsi nel corso di ulteriori due anni da svolgere negli ex Istituti Tecnici Superiori, oggi ITS Academy.
In alternativa, gli studenti potranno scegliere di andare a lavorare o iscriversi all’università dopo i quattro anni di base.
A Verona intanto
Prima di fare tappa a Vicenza, il Ministro aveva fatto visita al Moodart di Verona, prima scuola italiana di comunicazione per la moda, la quale coniuga proprio teoria, pratica ed esperienza, che poi è la filosofia degli ITS Academy tanto cari, come abbiamo visto, al Ministro.
“Alfieri della bellezza” così ha apostrofato il Ministro, gli studenti dell’Istituto di formazione veronese fondato nel 2011.
L’Ente che sforna i futuri talenti della moda, incarna esattamente la filosofia didattica dell’approccio accademico ed il suo completamento pratico. Un percorso che passa dalla teoria alla sperimentazione in maniera interdisciplinare per costruire la visione critica del contemporaneo.
Un ITS Academy ante litteram, appunto.