Nella giornata di oggi, mercoledì 5 novembre 2025, i ministri dell’ambiente dell’Unione Europea hanno votato il taglio delle emissioni entro il 2040, riuscendo ad accontentare anche l’europarlamentare Elena Donazzan, ritratta in copertina.
Donazzan: “Vince il modello italiano”
È stata approvata dalla maggioranza dei Paesi membri, circa l’82% della popolazione europea, il taglio delle emissioni del 90% entro il 2040. Inoltre, nell’accordo, è prevista anche la possibilità di utilizzare dei crediti internazionali di carbonio extra Ue e un altro 5% sarà acquistabile dagli altri Paesi per rimanere nei limiti consentiti.
Secondo Elena Donazzan, europarlamentare per Fratelli d’Italia e Vicepresidente della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE), e Pietro Fiocchi, europarlamentare per Fratelli d’Italia e Vicepresidente della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (ENVI), hanno sostenuto questa votazione, indicando il modello del Governo Meloni come modello dirompente per la politica sul clima.

Di fatto, in una nota possiamo leggere:
“L’accordo in Consiglio Ambiente sulla revisione della Legge UE sul Clima segna una svolta importante: grazie all’Italia si afferma un approccio più realistico e meno ideologico”.
Hanno voluto aggiungere anche:
“Ridurre l’obiettivo al -85% e riconoscere neutralità tecnologica, biocarburanti e gradualità nell’Ets2 significa tutelare imprese, lavoratori e famiglie senza rinunciare alla responsabilità ambientale. Questo dimostra che esiste un’alternativa concreta al fanatismo verde che stava soffocando la competitività europea”.

Inoltre, hanno voluto concludere facendo i complimenti al Governo indicandolo come spartiacque sul tema ambientale. Di fatto, hanno voluto concludere affermando:
“L’Italia, grazie alla visione del Governo Meloni, oggi guida una transizione sostenibile e non punitiva. Ora e’ il momento di rivedere complessivamente il Green Deal per difendere produzione, occupazione e ambiente”.
Il sistema Ets2 per il clima
Per l’Italia sembra quindi un buon accordo o un compromesso accettabile, infatti l’Ets2, il nuovo sistema di scambio di quote di emissione tra membri dell’UE, slitterà di un anno. Tuttavia, Donazzan stessa ha pubblicato un post su Facebook in cui criticava questo sistema. In particolare, ha scritto:
“Certo che l’Europa sembra davvero impegnarsi per mettere in difficoltà imprese e famiglie. Il nuovo meccanismo ETS2 (Emissions Trading System) introdurrà un costo sulle emissioni legate ai trasporti e agli edifici, con il rischio di far aumentare ulteriormente le spese quotidiane dei cittadini. La frenata dei governi sull’applicazione del sistema potrebbe però attenuare il caro-vita atteso nell’Eurozona. I mercati, intanto, non si aspettano un taglio dei tassi, ma la possibilità resta comunque aperta”.
Questo commento ha attirato l’attenzione di alcuni utenti che si sono divisi tra due fronti: quelli che la criticano, alcuni direttamente la insultano, altri che le danno ragione. Tuttavia, una persona ha voluto risponderle scrivendo:
“Informandomi mi pare di capire che le stime di l’inflazione dipenderanno dall’adeguamento all’ETs2 da parte dei Governi…mi sa che la campagna pro diesel che il suo partito sta portando avanti non aiuterà molto il nostro Paese. Aggiungerei anche che ad influire sulle stime di inflazione siano i costi di produzione…ed immagino che l’amico Trump non ci stia favorendo molto come non sta favorendo affatto l’accordo con lui sottoscritto sulla fornitura di energia. Insomma, i pilastri della vostra politica estera ci stanno proprio portando ad un incremento dell’inflazione…poveri noi!”.