Non è servito recarsi al Pronto Soccorso per ben due volte da un giorno all’altro – tanto al San Bortolo, che a Santorso – per dolori che avvertiva e che avrà cercato di riferire: dimessa entrambe le volte, Aneta Filipov Mondin, di anni 65, residente a Magrè di Schio, è deceduta nella sua abitazione.
Ora la Procura di Vicenza ha aperto un’indagine e, per verificare le cause della morte, ne ha disposto l’esame autoptico.
Le corse al pronto soccorso
Martedì scorso, 1° ottobre 2025, la scledense si era recata al pronto soccorso a Santorso, poiché avvertiva forti e persistenti dolori: niente di preoccupante diagnosticarono i medici, e fu rimandata a casa.
Giovedì 3 ottobre 2025, al secondo accesso per i dolori che non cessavano, è stata nuovamente visitata ma rimandata a casa.
Il decesso
Nella notte tra i 4 ed il 5 ottobre 2025, la Mondin moriva assistita da Moreno, il marito dopo due giorni in cui i dolori non erano mai cessati. Giunti a casa anche i sanitari, non sono stati in grado di rianimarla.
La denuncia del fatto
I famigliari hanno quindi presentato un esposto ai Carabinieri per meglio valutare lo svolgersi dei fatti e la Procura, come detto, sta ora accertando le eventuali responsabilità di tecnici e sanitari interessati a diverso titolo dalla vicenda.
Rispetto per il dolore
Deborah Squarzon, l’avvocato che patrocina la famiglia che sarebbe stata danneggiata, senza sollevare inutile clamore ha chiesto rispetto:
“Nell’immediatezza di un così doloroso momento, serve un rispettoso silenzio. La magistratura farà i passi il cui esito noi attendiamo fiduciosi. Poi si vedrà”
Anche la comunità di Magrè si è stretta attorno ai famigliari della cara compaesana in attesa degli sviluppi dell’inchiesta.