Alla Bertesinella, ieri mattina all’apertura di un cantiere gli operai avevano trovato il cadavere di tale Carlos Turra 36enne, persona conosciuta nel quartiere, che abitava al primo piano dello stabile di via Guido Rossa, 22 in corso di ristrutturazione, a Vicenza.

Il ritrovamento
Turra era stato rinvenuto senza vita nel vano del generatore, senza che un suo ospite, quando i Poliziotti hanno bussato alla porta, sapesse dire nulla di più se non che Carlos in quel momento non era in casa.
La madre della vittima, che con la Polizia aveva fatto accesso all’appartamento, aveva parlato anche di tracce di sangue che avrebbe notato in casa, così aprendo scenari tutti da approfondire, tanto che l’ospite era stato portato in Questura per essere interrogato, se non sul fatto, almeno sui suoi rapporti con la vittima.
Questi avrebbe confermato di aver trascorso la notte in via Guido Rossa su invito di Turra e gli investigatori, dopo la deposizoione, lo hanno lasciato libero di andare.
Le indagini
A distanza di ventiquattrore, in attesa dell’esito dell’autopsia richiesta dalla Procura ed attesa per lunedì, le ricerche sono dunque focalizzate sulle ultime ore di vita di Carlos Turra. La vittima abitava da sola nell’appartamento che, alcune testimonianze vorrebbero fosse particolarmente frequentato soprattutto nelle ore notturne.
L’esame necroscopico avrebbe confermato la presenza di ferite alle braccia ed alla testa, ma non sarebbero compatibili con un’aggressione.
Nonostante quindi l’ipotesi malavitosa non sia ancora stata scartata, non ci sarebbe altro da registrare, nella serata precedentemente il ritrovamento del corpo, che una festicciola in casa di Turra con tre partecipanti: padrone di casa, il suo inquilino ed una ragazza.

La Procura e la Questura mantengono un comprensibile riserbo in attesa del referto autoptico richiesto dal Pubblico Ministero Gianni Pipeschi e dei relativi esami tossicologici.
Attento esame su tutto
Frattanto le indagini coordinate dal vice questore Lorenzo Ortensi, proseguono con la raccolta di videoregistrazioni della zona e testimonianze di persone che conoscevano la vittima e che sui social hanno esternato la loro sorpresa per la scomparsa.
La mamma
Unica ad aver rilasciato dichiarazioni è la madre di Carlos Turra:
“Qualcosa è successo: i sospetti sono tanti, ma non conosco la verità. Aspettiamo l’autopsia senza saltare a conclusioni affrettate. I vicini? Mah: dicono di non avere sentito nulla”.
Sembra ad ogni buon conto che la donna abbia parlato con il figlio telefonicamente mercoledì poco dopo le 19: “Era tranquillo”.
I precedenti della vittima
Turra era stato carcerato nel 2023 ed aveva finito di scontare la pena lo scorso mese di marzo, per una rapina commessa nel 2019 in danno ad un soldato americano.