Autunno caldo

Oggi anche Vicenza sciopera per fermare la guerra a Gaza

Prima giornata di mobilitazione nazionale con manifestazioni, scioperi e presidi

Oggi anche Vicenza sciopera per fermare la guerra a Gaza

Premesso che bisognerebbe protestare contro tutte le guerre, va bene anche se qualcuno intanto protesta per una sola.

Parte, infatti, l’autunno caldo promesso da Landini & Co. che, come il resto delle politica ha messo da parte l’arte della diplomazia – che dovrebbe essere propria dei rappresentanti di ogni ordine e grado – in cambio dello scontro a prescindere.

Che sia proprio quello che i cittadini vogliono, beh: lo lasciamo ai sondaggi.

Neanche qui si scende a compromessi, insomma, tanto che anche a Vicenza oggi, venerdì 19 settembre 2025,  sarà una giornata di mobilitazione nazionale con manifestazioni, scioperi e presidi.

Cgil e Palestina

“La Cgil di Vicenza, oltre alle 4 ore di sciopero a fine turno nei settori privati ha promosso un presidio in Contra’ Gazzolle davanti alla Prefettura dalle ore 17.00 alle 18.30.

Nel corso del presidio interverranno delegati sindacali ed attivisti di associazioni e movimenti per la pace e per la Palestina.

Inoltre la Cgil di Vicenza darà sostegno e parteciperà a tutte le iniziative che si svilupperanno anche nel nostro territorio per fermare il massacro e lo sterminio che è in corso in Palestina”.

Giancarlo Puggioni, segretario generale CGIL Vicenza:

“E’ necessario fermare ogni intervento militare nella Striscia, garantire corridoi umanitari, mettere in sicurezza la popolazione civile, sostenere e garantire la sicurezza di tutte le missioni umanitarie in corso, compresa la Global Sumud Flotilla, come priorità immediate.

Chiediamo al Governo ed a tutti i paesi europei di sospendere ogni accordo di cooperazione commerciale e militare con Israele finché non si ferma la guerra a Gaza e l’occupazione della Cisgiordania. Ed è necessario mettere in campo azioni concrete per rimuovere l’embargo umanitario e riconoscere lo stato di Palestina. I governi e le istituzioni internazionali si adoperino immediatamente per fermare ciò che sta accadendo, fino ad arrivare alla convocazione di una conferenza di Pace sotto egida ONU”.

Massacro e deportazione vanno fermati

Cgil ammonisce ancora sul fatto che la logica della forza e del riarmo siano un pericolo per i diritti e la democrazia in tutto il mondo ed invita partecipare:

“Ai Comuni ed alla Provincia chiediamo di interrompere eventuali accordi economici o commerciali con aziende israeliane e di evitare di instaurarne di nuovi e nel contempo promuovere iniziative di pace e di sostegno dei diritti dei popoli e nello specifico del popolo palestinese”.