Mercato immobiliare

Mattone di proprietà ma solo per pochi, mentre annaspano le famiglie in affitto

Edilizia pubblica da ristrutturare e affitti dal settore privato proibitivi per i normali lavoratori

Mattone di proprietà ma solo per pochi, mentre annaspano le famiglie in affitto

Con un comunicato diramato giovedì 11 settembre 2025, il Segretario provinciale Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari (Sunia) di Vicenza, Francesco Brasco, non le manda a dire ed accusa:

“La casa dovrebbe essere un diritto dell’uomo, ma a quanto pare in una realtà evoluta come la nostra la si nega ancora addirittura a persone che hanno un lavoro regolare e a tempo indeterminato e contribuiscono all’Erario”.

Francesco Brasco – Sunia Vicenza

Caro affitti

Gli affitti medi a Vicenza città, sono arrivati a 10 euro/mq/mese; ciò equivarrebbe a dire che una famiglia monoreddito con figli non sarà in grado di pagare affitti a lungo termine.

Succede anche – continua Brasco – che molte lavoratrici e lavoratori, tanto del pubblico che del privato,  debbano affrontare cambiamenti di sede senza essere in grado di affrontare gli affitti nelle nuove sedi, essendo costretti, talvolta, a rinunciare all’incarico o al lavoro.

Mercato in evoluzione

Sempre che si trovi da affittare dato che i proprietari si stanno buttando tutti sul mercato degli affitti brevi o turistici, più remunerativo e con meno rischi di insolvenza.

Sul fronte case popolari, a Vicenza sono più di un migliaio le famiglie in attesa di alloggio sociale, nonostante Ater, Amcps e Comune facciano la loro parte “raschiando il barile” delle scarse risorse.

Nel contempo i salari rimangono bassi e negli uffici del Sunia le disdette per aumento del canone e sfratti per morosità sono all’ordine del giorno.

Edilizia pubblica

E’ necessario portare ad esaurimento le graduatorie di Edilizia residenziale pubblica: a Vicenza città vi sono 500 alloggi sociali di proprietà di palazzo Trissino, vuoti e non abitabili perché bisognevoli di  manutenzione.

Case Ater nel vicentino

Valutato in una media di 25.000 euro/appartamento il costo della ristrutturazione, ci vorrebbero almeno 12,5 milioni di euro mentre almeno 600 famiglie rimarrebbero ancora in attesa, ancorché aventi diritto ad alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP).

“Ecco – conclude la segreteria del Sunia – che c’è bisogno di un vero piano casa diffuso finalizzato agli alloggi sociali: lo può attuare solo il Governo con l’appoggio della Regione, avvalendosi in loco di Comuni e Ater”.

Sul versante degli affitti privati, inutile perdersi in congetture: di proprietà privata, appunto, si tratta.