Polizia di Stato

Minore tenta cinque rapine in centro a Vicenza, poi si barrica in un appartamento

Una volta fermato e condotto al carcere minorile di Treviso, ha tentato un gesto estremo in cella

Minore tenta cinque rapine in centro a Vicenza, poi si barrica in un appartamento
Pubblicato:

Sabato 9 agosto 2025 aveva seminato il panico a Vicenza ma una volta fermato e condotto al carcere minorile di Treviso, ha tentato il suicidio impiccandosi con i propri jeans. Per fortuna la guardie carcerarie in servizio al centro di prima accoglienza tra sabato e domenica, hanno evitato il peggio.

Le rapine

Il punto della situazione è stato fatto dallo stesso Questore, Francesco Zerilli, nel corso di una conferenza stampa, alla quale ha partecipato con il suo Vice, Raimondo Martorano, e la vice questore della Divisione Anticrimine, Elena Gregorio, oltre ai quattro giovani agenti, tra loro una donna, che sabato hanno operato attivamente e nel giro di due ore sono riusciti a fermare il giovane.

Era mezzogiorno di sabato 9 agosto, quando il tunisino ha cominciato a dare di matto tentando di rapinare una persona a Ponte San Michele; quindi un’altra in viale Margherita dove ha fatto cadere l'84enne preso di mira, che si è ferito;  poi è stata la volta dei clienti di una pizzeria in  viale X Giugno ed infine in piazza dei Signori finché quando erano le 15 è stato fermato in via Eritenio.

Fuga e trinceramento

Fuggito attraversando il Retrone, il tunisino è salito dall'altra sponda ed ha sfondato l’ingresso di un appartamento al secondo piano in via Santissimi Apostoli, dove si è rinchiuso.

Da lì, nudo, inveiva contro tutti e scaricava addosso ai Poliziotti estintore mentre accorrevano anche Carabinieri e Vigili del fuoco ed il mediatore della Questura, finché i quattro agenti delle Volanti sono riusciti a bloccarlo usando, come detto, il taser, arrestandolo in flagranza.

Diverse le ipotesi accusatorie a suo carico: rapina, tentata rapina aggravata, danneggiamento, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, oltraggio e atti osceni.

Di chi si tratta

Il 17enne, era scappato più volte da strutture protette: in aprile era fuggito da un centro di accoglienza in provincia di Vicenza e la sua scomparsa era stata segnalata alle autorità. Prima di sabato a suo carico erano state rilevate solo violazioni amministrative e una denuncia per danneggiamento.

Sabato era libero in quel di Vicenza dove ha tentato ben cinque rapine, una riuscita, e ferito un anziano.

Avendo sulle sue tracce la Questura, attraverso il Retrone è scappato ed ha fatto irruzione in un’appartamento vuoto e per un paio d'ore ha tenuto in scacco quattro agenti che alla fine lo hanno bloccato con il "taser".

Il plauso del Questore:

“Questa Questura ha dimostrato di avere agenti di qualità elevata, molti son giovani, magari sono arrivati da poco, ma se non si hanno capacità non si arriva a questi risultati, salvaguardando se stessi e anche il reo. Era una situazione di estrema gravità ma i quattro agenti intervenuti nel palazzo hanno agito in modo perfetto. Si parla sempre del numero di agenti, ma dovremmo ricordare anche l’importanza non solo della quantità ma anche delle loro qualità. Vorrei anche ricordare che è vero che è stato un episodio particolare e degno di allarme sociale, ma fatti del genere possono accadere, son sempre accaduti e probabilmente sempre accadranno. Quello che i cittadini devono sapere è che in strada ci sono professionisti in grado di risolvere i problemi con efficacia e tempestività”.

Il Questore di Vicenza, Francesco Zerilli

Il tentato suicidio

Era in cella nella sezione di prima accoglienza quando usando i jeans, pochi minuti prima di mezzanotte di sabato 9 agosto, ha tentato, il suicidio.

"Il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità evidenzia la prontezza e professionalità dell’intervento della polizia penitenziaria, tanto che due agenti hanno attuato le prime manovre rianimatorie e l'estrema tempestività dei soccorsi. E’ stato fatto tutto il possibile per salvare la vita del ragazzo. L’amministrazione esprime la propria vicinanza al ragazzo, e rimane in contatto con il presidio sanitario per seguire l'evolversi della situazione".