In Provincia

Attività ispettive contro la criminalità cinese, altri pesci finiscono nella rete del Questore

Intercettate due donne cinesi irregolari in Italia in un centro massaggi di Vicenza e in un bar di Bassano del Grappa. Nel capoluogo è stato sospeso un bar in via Alfieri

Attività ispettive contro la criminalità cinese, altri pesci finiscono nella rete del Questore
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La Questura di Vicenza ha comunicato lunedì 4 agosto 2025, che il Servizio Centrale Operativo (SCO) la scorsa settimana ha svolto a Vicenza e provincia attività mirate al contrasto della criminalità cinese e di avere controllato diversi esercizi commerciali gestiti appunto da cittadini cinesi.

Verifiche dal capoluogo al bassanese con segnalazioni all'A.G.

Nel corso di verifiche svolte rispettivamente in un centro massaggi della città di Vicenza ed in un bar di Bassano del Grappa, sono state segnalate all'Autorità Giudiziaria due donne di nazionalità cinese che soggiornavano irregolarmente in Italia.

Arresto per somma di reati

In uno degli esercizi pubblici controllati, inoltre, è stato fermato ed identificato un cittadino albanese con a suo carico precedenti specifici per i quali era stato già condannato, quali la violazione della sorveglianza speciale ed altri reati, tanto che il cumulo delle relative pene  ha fatto scattare un nuovo arresto.

Sospensione di licenza

Il Questore della Provincia di Vicenza, Francesco Zerilli, inoltre, nei giorni scorsi, ai sensi dell'art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps), ha disposto la chiusura di un bar, situato in via Alfieri a Vicenza.

Via Alfieri a Vicenza. Clicca sulla mappa per navigare.

L'articolo 100 del Tulps, infatti, consente al Questore di sospendere o revocare la licenza di un esercizio pubblico in via preventiva e/o cautelare al fine di prevenire turbativa all'Ordine, la sicurezza o la moralità.

Ciò può capitare, ad esempio, come spesso abbiamo riferito, quando gli esercizi sono frequentati da persone pregiudicate o pericolose o che tengano comportamenti contrari al buon costume o siano frequentati da persone dedite allo spaccio e ciò anche se i fatti vengono rilevati nelle immediate vicinanze o sono in qualche modo collegati al luogo e ciò contrasti con il quieto vivere civile.