Anche l'Infermiera assessore tra i volontari in soccorso dei giovani finiti nell'Agno
L’incidente poteva trasformarsi in tragedia, ma si è risolto bene anche grazie alla preparazione di volontari e professionisti

I nostri lettori hanno già ricevuto anche da noi le notizie sull'incidente cha ha messo in apprensione le famiglie dei sei ragazzi assistiti dalla Cooperativa MeA di Vicenza ed ospiti della Comunità Alloggio Villa Chiara di Valdagno, con i due loro accompagnatori, sabato scorso 19 luglio, al rientro da una gita, causa il guasto meccanico all'impianto frenante del loro pullmino, sono finiti nel torrente Agno, poco fuori dall'abitato di Recoaro Terme.
Mentre continuano le ricerche e ci è consentito appena di ribadire la maggior gravità delle condizioni di salute di tre dei soggetti incidentati, rispetto al resto del gruppo, ci piace tornare in argomento per un altro aneddoto.
Tra i soccorsi - Carabinieri, Suem e Volontari precipitatisi sul posto - ad aiutare i sei giovani ed i due accompagnatori si è trovata anche la infermiera ed Assessore Ilaria Sbalchiero.
Se il fatto di per sé stesso poteva trasformarsi in tragedia, anche l’intervento rapido della Sbalchiero, ha evitato che volgesse al peggio.
Mi sono tuffata
Ilaria Sbalchiero, infermiera iscritta all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Vicenza ma anche Assessore al Sociale e Protezione Civile di Recoaro Terme conosceva bene Villa Chiara e quindi si è preparata anche mentalmente al particolare intervento che l'ha vista calarsi lungo la scarpata scoscesa per coordinare i soccorsi in arrivo.
"Ero di passaggio, per caso, perché stavo andando a casa ed ho visto della gente affacciata all’argine e mi sono fermata subito perché ho capito che c’era qualcosa che non andava. Quando ho realizzato cosa fosse accaduto, sono scesa insieme a una dottoressa e ci siamo tuffate dentro per prestare aiuto e sono entrata nel torrente restando in contatto con il personale del 118 che stava sopraggiungendo".
La scena presentatasi ai soccorritori
Il pullmino ospitava ragazzi ancora coscienti ma intrappolati tra le lamiere accartocciate. Trattandosi di persone con difficoltà di comunicazione, l’infermiera ha indicato il da farsi con semplicità mentre valutava respirazione, stati di coscienza ed eventuali ferite dei ragazzi.
Il ferito
Poiché uno dei ragazzi presentava una ferita alla gamba, la Sbalchiero ha dapprima istruito l’autista, anch'egli ferito ma cosciente, su come applicare il laccio emostatico e le garze in attesa dell’arrivo delle ambulanze.
L'arrivo dei soccorsi
Così coordinati, i Vigili del fuoco, il Soccorso alpino ed il personale sanitario hanno potuto affrontare in maggior sicurezza i singoli interventi, dai più semplici a quelli da "codice rosso" trasferiti all’ospedale San Bortolo di Vicenza.
La soddisfazione
Come detto, l’incidente che poteva trasformarsi in tragedia, ma si è risolto bene anche grazie alla preparazione di volontari e professionisti tra i quali Ilaria Sbalchiero o l'autista Annerino Franzan del quale abbiamo raccontato in altro nostro pezzo.