Morti sul lavoro gennaio-maggio 2025: Vicenza e Padova province con più vittime in Veneto
Lo comunica lo studio dell'Osservatorio Vega: la provincia di Vicenza è anche zona rossa per incidenza infortuni mortali sul numero degli occupati

Il Veneto è secondo solo alla Lombardia per numero di decessi totali. Prime Vicenza e Padova, seguite da Venezia, Verona, Treviso e Rovigo. E con queste proiezioni il Veneto rimane, purtroppo, in zona arancione nella mappatura dell’Osservatorio Vega, con un’incidenza di mortalità al di sopra della media nazionale.
"Numeri negativi in Veneto"
“I numeri restano negativi in Veneto. Con 38 morti sul lavoro è secondo solo alla Lombardia per numero di decessi totali. Stesso triste podio anche quando si tratta di vittime rilevate in occasione di lavoro. Nella nostra nuova mappatura, infatti, rimane in zona arancione, con un rischio di morte sul lavoro superiore alla media nazionale. A crescere sono soprattutto le morti in occasione di lavoro: più che raddoppiate”.
Per Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, la situazione della regione è davvero critica sia sul fronte dei numeri assoluti delle vittime che su quello delle incidenze e rischio di morte per i lavoratori. Questo quanto emerge stando all’ultima indagine condotta dal proprio team di esperti dell’Osservatorio.
Rischio morte sul lavoro a maggio: i dati del Veneto
Per individuare le aree più fragili dell’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio mestrino elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza di mortalità.
La zona arancione, quella in cui si trova il Veneto, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro al di sopra della media nazionale. Infatti, a fine maggio 2025 il rischio di infortunio mortale in Veneto (13,5 morti per milione di occupati) risulta superiore alla media del Paese, pari a 11,6.
Osservando nel dettaglio si scopre che Vicenza si colloca in zona rossa con un indice di 20,5 e condivide la zona con Rovigo (20,0) e Venezia (16,3). Segue Padova in zona arancione (13,5) e Verona in zona gialla (11,5). Mentre Treviso si trova in zona bianca (7,5) insieme a Belluno (0,0).


La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:
- Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
- Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale
- Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale
- Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale
I dati di ogni provincia
Sono 38 i decessi rilevati nei primi cinque mesi del 2025 (contro i 19 del 2024): 30 in occasione di lavoro (16 in più dello scorso anno) e 8 in itinere (3 in più del 2024).
Padova e Vicenza condividono la maglia nera per numero di vittime totali (9), seguita da Venezia e Verona (7), Treviso (4) e Rovigo (2). Vicenza guida anche la classifica delle vittime in occasione di lavoro (8). Seguita da Venezia e Padova (6), Verona (5), Treviso (3) e Rovigo (2).

Alla fine di maggio 2025 le denunce di infortunio totali sono aumentate rispetto alla fine di maggio del 2024: erano 30.001 e ora sono 30.102.
È la provincia di Padova a far rilevare il maggior numero di denunce totali di infortunio(6.074),seguita da: Verona (5.913), Vicenza (5.616), Treviso (5.435), Venezia (4.970), Belluno (1.171) e Rovigo (923).
Statistiche
Sono 10.453 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (8.383 in occasione di lavoro) e 19.649 quelle degli uomini (17.406 in occasione di lavoro), mentre sono 4 le donne che hanno perso la vita: 2 in occasione di lavoro e 2 in itinere. Le denunce dei lavoratori stranieri sono 7.461, di queste 6.307 quelle registrate in occasione di lavoro. Sono 17 i lavoratori stranieri deceduti (su un totale di 38), 11 dei quali in occasione di lavoro.
Le Attività Manifatturiere, alla fine di maggio 2025, sono ancora in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (5.144). Seguite da: Costruzioni (1.767), Commercio (1.532), Trasporti e Magazzinaggio (1.381) e Sanità (1.328).