Intervento dei Carabinieri

Dallo screzio tra ragazze all'agguato, giovani inseguiti dal gruppo rivale armato di bastoni e coltello

Una doppia aggressione avvenuta a Bassano del Grappa tra il 27 e il 30 maggio scorso: sei giovani tra i 17 e i 20 anni sono stati denunciati

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Dallo screzio tra ragazze all'agguato, giovani inseguiti dal gruppo rivale armato di bastoni e coltello

Nel primo pomeriggio del 30 maggio 2025, militari della Sezione Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Bassano del Grappa, unitamente a quelli delle Stazioni di Romano d’Ezzelino e Lusiana, sono intervenuti a Bassano del Grappa, Via Scalabrini, a seguito di una segnalazione pervenuta a quella Centrale Operativa, relativa ad una lite tra giovani.

Giunti tempestivamente sul posto, gli operanti hanno identificato tre giovanissimi ancora lì presenti, una 17enne, un 20enne, e un 19enne di Cittadella (Padova) i quali hanno riferito che, poco prima, a seguito di un incontro chiarificatore avuto con alcuni soggetti, a loro parzialmente noti, all’interno del vicino brolo di palazzo Bonaguro, improvvisamente degenerato per futili motivi, sono stati rincorsi per alcune centinaia di metri da circa una decina di giovani, tra cui uno di essi travisato da passamontagna e armato di coltello, ed altri con bastoni in legno e/o ferro, i quali, nel contesto, gli hanno rivolto anche delle minacce di morte, per poi desistere dal loro intento, dileguandosi e facendo perdere le proprie tracce. Le vittime si sono rifugiate all’interno di una farmacia al civico 102, da dove hanno richiesto l’intervento dei militari.

Il videoservizio di Tv7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

 

L'origine dei fatti

La tempestiva attività investigativa posta in essere dalla Stazione Carabinieri di Bassano del Grappa e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, svolta attraverso testimonianze e conseguenti riconoscimenti fotografici, ha permesso di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e individuare parte dei soggetti coinvolti.

L'origine dei fatti è da ricondurre a un episodio verificatosi nel pomeriggio del 27 maggio 2025, sempre all’interno del brolo del Palazzo Bonaguro che ha visto come protagoniste la 17enne contrapposta a due sorelle gemelle di 16 anni, sue conoscenti, con le quali vi erano stati alcuni screzi sui social.

In quella occasione, all’esito di un acceso confronto, la 17enne è stata aggredita, prima verbalmente e poi fisicamente, dalle gemelle le quali, oltre a danneggiare irreparabilmente i suoi occhiali da vista, le hanno procurato delle lesioni successivamente giudicate guaribili dal personale medico dell’ospedale di Bassano del Grappa in 10 giorni.

Nelle fasi dell’aggressione, un’amica della persona offesa è riuscita a riprendere il tutto con il proprio cellulare: questi video sono stati pertanto acquisiti dal personale operante che dalla loro visione è riuscito a ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto quel pomeriggio, oltre a identificarne compiutamente i protagonisti.

Dagli strascichi di tale episodio, nonché da alcuni scambi di accuse reciproche che sono intercorsi nei giorni precedenti al 27 maggio, e che hanno coinvolto vari componenti delle rispettive comitive, si è giunti all’episodio di violenza del 30 maggio 2025, quando il cugino delle gemelle, un 19enne, ha dato appuntamento nel brolo al fidanzato della 17enne, un ragazzo di 19 anni, per giungere ad un chiarimento su quanto avvenuto nei giorni precedenti.

Come si è svolta l'aggressione del 30 maggio

Tuttavia, il cugino delle gemelle si è presentato all’incontro unitamente ad un gruppo di circa dieci ragazzi, i quali, opportunamente nascostisi in alcuni punti del parco, sono usciti allo scoperto nel momento in cui il chiarimento tra i due contendenti è sfociato in un vero e proprio litigio; a quel punto, come detto, si sono palesati gli altri componenti del gruppo del 19enne, i quali, estratti bastoni in legno e metallo, nonché, uno di essi, travisato con un passamontagna, anche un coltello, ha tentato di aggredire la coppia di giovani fidanzati e un loro amico 22enne, lì con loro presente.

Vista la situazione, si sono dati alla fuga su quella Via Scalabrini, percorrendola in direzione di Viale Armando Diaz, trovando rifugio all’interno di una farmacia da dove le persone presenti, avuta contezza di quanto stava accadendo, hanno richiesto l’intervento del 112.

Atteso qualche istante, il gruppo di aggressori si è dato alla fuga, prima dell’arrivo sul posto dei Carabinieri, facendo perdere le proprie tracce.

I provvedimenti

All’esito di articolata attività investigativa, come detto, oltre ai citati soggetti, sono stati identificati anche alcuni componenti del gruppo antagonista a quello delle persone offese, tra i quali comparivano un 19enne e due 17enni, i quali, unitamente al 19enne, venivano tutti denunciati per minaccia aggravata e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Medesimo contesto, per i fatti verificatisi il 27 maggio 2025, invece, le gemelle 16enni sono state denunciate per lesioni personali in concorso e danneggiamento.

Pertanto, raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico dei predetti, i Carabinieri della Stazione di Bassano del Grappa e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia hanno proceduto a rapportare gli esiti investigativi alla Procura della Repubblica di Vicenza e a quella per i Minorenni di Venezia che, concordando con le risultanze raccolte, hanno emesso nei confronti dei giovani indagati dei decreti di perquisizione personale e locale finalizzati alla ricerca di armi e capi di abbigliamento utili al travisamento, come quelli utilizzati/indossati nel corso dell’evento in disamina.

Tali atti sono stati eseguiti nella prima mattinata del 23 giugno dai militari della Compagnia di Bassano del Grappa, con l’impiego di 21 militari a bordo di 6 autovetture, sia in divisa che in abiti civili, presso le abitazioni degli indagati. Le stesse, tuttavia, hanno sortito esito negativo per quanto concerne la ricerca delle armi e dei capi di abbigliamento.

Si rappresenta che la misura è stata adottata di iniziativa da parte del Comando procedente e che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.