Schianto fatale in moto: Simone donando gli organi ha salvato altre 12 persone
Lasciare gli organi è l'ultimo ma, a volte. il più importante dei ricordi che si possono regalare

Il 27enne Simone Mazzocchin aveva appena 27 anni quando, lo scorso 12 maggio 2025, si è spento nel reparto di rianimazione dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza.
Ha resistito un paio di giorni, ma le lesioni riportate nell'incidente, mentre in sella alla sua moto viaggiava lungo la S.P. 69, non gli hanno lasciato scampo.
Trapianto da record
Simone viveva con la famiglia a Cartigliano (VI) ed aveva già manifestato la sua volontà di diventare donatore di organi tanto che la sua scelta si è trasformata in un trapianto da record, effettuato nelle sale operatorie dell’Usl 8.
Cuore, reni, fegato, polmoni, occhi, pancreas e altri tessuti hanno regalato nuova vita a 12 pazienti.
La notizia è stata data dalla stessa Azienda Sanitaria Locale n. 8, con un post che ha messo in luce come tanta generostà si sia trasformata in un delicato impegno di natura chirurgica al fine di non disperdere tanta disponibilità.
Il trapianto multi organo
Una volta accertata l’impossibilità di salvare il 27enne, al San Bortolo si è subito attivata la complessa macchina organizzativa che un trapianto multiorgano di tale portata comporta ed a Vicenza sono confluiti professionisti dai quattro più grandi ospedali italiani (Roma, Milano, Pisa, Padova) specializzati nella delicata pratica dei trapianti.
Per un’intera notte e per diverse ore della mattinata successiva, medici, strumentisti ed infermieri si sono alternati in sala riuscendo a compiere quello che la stessa Ulss 8 "Berica" ha definito come qualcosa di miracoloso".
Grazie Simone per le 12 persone che hanno avuto il tuo aiuto
"Il nostro primo compito è quello di salvare la vita ai pazienti che arrivano nel nostro reparto - ha detto il primario di Rianimazione del San Bortolo, Vinicio Danzi, in un’intervista rilasciata a Tva - ma quando ciò non è più possibile, è altrettanto importante agire per ridare la vita ad altri. In questo caso Simone ha dimostrato che si può pensare al bene del prossimo anche a vent’anni, quando il proprio fine vita è solitamente l’ultimo dei pensieri".