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Cauto ottimismo da parte di Confartigianato per gli infortuni in calo nei primi mesi 2025

Sono in calo gli infortuni sul lavoro: comparto artigianale meglio di quello industriale

Cauto ottimismo da parte di Confartigianato per gli infortuni in calo nei primi mesi 2025
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Sono in calo gli infortuni sul lavoro registrati a Vicenza nei primi mesi del 2025 ed il presidente di Confartigianato, Gianluca Cavion, ribadisce:

“La sicurezza deve essere un’attenzione quotidiana di tutti”

Così, in vista del 28 aprile, Giornata Mondiale per la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, e del 1° maggio, Festa del Lavoro, è la Confartigianato a fare il punto sugli infortuni sul lavoro.

Ecco cosa dice Inail

Nei primi 2 mesi del 2025 in provincia di Vicenza sono stati denunciati 193 infortuni nell’artigianato, contro i 200 dello stesso periodo del 2024, per un calo pari a 3,5%.

Nello stesso periodo nell’industria gli infortuni denunciati sono stati 605, in calo del 2,7% rispetto ai primi 2 mesi del 2024.

Il calo degli infortuni nell’artigianato vicentino è più contenuto rispetto alla flessione regionale, pari a -8,1% nello stesso periodo. Dei 193 infortuni denunciati nell’artigianato, 172 sono occorsi durante l’orario di lavoro, 21 invece in itinere, nel tragitto casa-lavoro.

I commenti da Confartigianato

“Un trend che ci auguriamo continui, così da vedere gli infortuni calare ancora e progressivamente – ha commentato ancora il presidente Cavion - quando un lavoratore si fa male è sempre una brutta notizia che
colpisce, oltre che l’impresa, la comunità tutta. Nelle realtà artigiane ogni collaboratore è uno di famiglia: con lui, infatti, spesso si condividono non solo la passione e la responsabilità per il lavoro, ma anche aspetti di vita privata. Insomma, passando tante ore fianco a fianco e magari per anni, quello della sicurezza nelle aziende di piccole dimensioni più che un obbligo formale è un’attenzione alla persona.
Da sempre Confartigianato punta sull’importanza degli aspetti legati alla sicurezza, tanto dei lavoratori che degli stessi imprenditori, e per questo offre servizi generali e che si adattano alle diverse tipologie di produzione. Va compreso sempre più che la sicurezza non è un costo ma un dovere verso chi è attivo nell’impresa. E’ un tema che va a innestarsi su quello più ampio della sostenibilità sociale e del rispetto della dignità del lavoratore, di cui oggi tanto si parla e che va spiegata bene anche ai consumatori.
Se un prodotto o servizio costa qualche euro in meno di altri, forse è perché anche sulle norme di sicurezza sul lavoro si soprassiede, come vediamo in alcuni Paesi o in alcune aziende ‘improvvisate’”.

Nuovo accordo su formazione e sicurezza

Il 17 aprile 2025, intanto, è stato siglato in Conferenza Stato-Regioni il nuovo accordo sulla formazione in termini di durata, contenuti e modalità della formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. L’accordo, atteso da tempo, è guardato con interesse da Confartigianato, pronta a fare la sua parte per la formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro che, proprio nel mondo artigiano, si infortunano tanto quando i loro dipendenti.

“Da una prima analisi - ha concluso Cavion - pare che ancora una volta si è data priorità alla quantità rispetto alla qualità, lo vediamo con i nostri dipendenti, che prediligono corsi meno lunghi ma più frequenti. La sicurezza ha senso se viene applicata in concreto ogni giorno e non
viene ridotta all’ennesimo adempimento da assolvere”.

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