Disordini e caos

Due agenti aggrediti nel carcere di Vicenza, incendi nelle celle e proteste sui tetti

La denuncia dell'USPP: "Le aggressioni sia verbali che fisiche sono all’ordine del giorno, ai danni del personale di Polizia Penitenziaria, il personale è costretto turni massacranti"

Due agenti aggrediti nel carcere di Vicenza, incendi nelle celle e proteste sui tetti
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Il clima all’interno della Casa Circondariale di Vicenza è sempre più teso. Nelle ultime ore si sono registrati gravi episodi che mettono in luce una situazione ormai al limite.

Due agenti aggrediti nel carcere di Vicenza

Lunedì pomeriggio, 14 aprile 2025, due agenti della Polizia Penitenziaria sono stati aggrediti da detenuti particolarmente problematici.

Colpiti fisicamente e presi di mira con sputi, gli agenti sono stati trasferiti in ospedale per le cure necessarie e per escludere rischi di contagio.

Incendi nelle celle e proteste sui tetti

A questi episodi si è aggiunta, martedì 15 aprile 2025, una doppia emergenza: un detenuto è salito sul tetto del vecchio padiglione per inscenare una protesta, mentre un altro ha dato fuoco ai mobili della propria cella, rendendo necessario evacuare un intero reparto.

I danni strutturali sono rilevanti.

La denuncia dell'USPP

La denuncia arriva forte e chiara dalla Segreteria Interregionale USPP Triveneto, insieme al Segretario Nazionale Leonardo Angiulli:

"Le aggressioni sia verbali che fisiche sono all’ordine del giorno, ai danni del personale di Polizia Penitenziaria, il personale è costretto turni massacranti. Le innumerevoli aggressioni ai danni del contingente del Reparto di Polizia Penitenziaria creano ulteriori criticità al già risicato organico che arranca per garantire la sicurezza all’interno del carcere vicentino".

Il sindacato richiama l’attenzione del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) sulla necessità urgente di nominare un Comandante stabile per il reparto di Polizia Penitenziaria. Da oltre un anno, infatti, il ruolo è coperto in maniera temporanea da funzionari provenienti da altre sedi, compromettendo la continuità operativa e la gestione ordinaria.

"Un Reparto di un penitenziario ha la necessità di un Comandante stabile per le ovvie ragioni di continuità e conoscenza del Reparto e delle progettualità, di progettualità di conoscenza del personale nonché delle dinamiche dei reparti detentivi dei vari circuiti presenti nella struttura "Filippo Del Papa di Vicenza'", sottolinea l'USPP.

Il sindacato esprime infine profonda gratitudine a tutto il personale operativo nella struttura vicentina “Filippo Del Papa”, che ogni giorno affronta una realtà sempre più difficile con spirito di sacrificio e professionalità.

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