Ennesimo caso

"Basta con le continue aggressioni agli Agenti di Polizia Penitenziaria del carcere San Pio X"

Un detenuto ha aggredito una guardia nel tentativo di rubargli le chiavi delle celle. Abbiamo fatto il punto con Leonardo Angiulli, Segretario Nazionale USPP, che chiede rinforzi, strumenti di difesa e dissuasori elettrici per i colleghi.

"Basta con le continue aggressioni agli Agenti di Polizia Penitenziaria del carcere San Pio X"
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Nel corso della mattinata di domenica 6 aprile 2025, alla Casa Circondariale di Vicenza, un detenuto ha aggredito un agente della Polizia Penitenziaria.

L'ultima delle aggressioni

L'Agente era in servizio ed addetto alla sezione speciale, ex art. 32 dell'Ordinamento Penitenziario,  dove sono in custodia detenuti soggetti ad alta vigilanza.

Il carcerato ha scaraventato l'agente contro un muro per poi aggredirlo con l'intento di sottrargli le chiavi delle celle e durante il parapiglia il poliziotto ha riportato una lesione a un dito della mano, con una prognosi di 20 giorni.

Solo l'intervento tempestivo dei colleghi ha riportato il reparto alle condizioni di sicurezza ed evitato conseguenze peggiori ma, soprattutto, che la chiavi finissero nelle mani sbagliate.

La situazione insopportabile

Nel carcere di Vicenza, la situazione sarebbe al limite della sopportabilità, con il personale sottoposto a turni massacranti che prevedono anche 16 ore di lavoro continuate con turni di riposo non rispettati da almeno quindici giorni, in spregio ad ogni accordo sindacale.

Leonardo Angiulli Segretario Nazionale USPP Triveneto

La voce del sindacato

Sull'argomento noi abbiamo sentito Leonardo Angiulli, Segretario Nazionale dell'Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria (USPP) il quale, per la verità, ha altro da aggiungere:

"Questa è l'ultima, ma nelle due settimane precedenti, abbiamo avuto altre tre aggressioni in episodi simili e due colleghi sono rimasti intossicati durante incendi provocati in cella da altri detenuti. I colleghi, anche in questo caso, sono stati avviati al pronto soccorso e refertati per alcuni giorni di prognosi".

Niente di buono insomma?

"Assolutamente niente di buono se pensiamo che da tutta Italia sarebbero in arrivo altri 20 detenuti soggetti ad alta vigilanza"

"Chiediamo alla Amministrazione - prosegue Angiulli - di intervenire ed esprimo massima solidarietà tanto ai colleghi che subiscono continue aggressioni, quanto a quelli finiti in ospedale e, ancora, a quelli che stanno lavorando su turni massacranti, come avete detto".

L’allarme viene ribadito così da Leonardo Angiulli:

“La situazione è intollerabile, servono rinforzi e strumenti di difesa per il personale. Nei mesi scorsi, oltre a quelli in arrivo, per motivi di sicurezza sono stati trasferiti a Vicenza decine di detenuti e ciò ha provocato una crescita esponenziale di situazioni critiche. Mi domando quanto si aspetti ancora per prendere provvedimenti”.

Quali?

"Il trasferimento di detenuti violenti in altre strutture, il potenziamento dell’organico e la dotazione di strumenti di difesa, come i dissuasori elettrici, per garantire la sicurezza degli agenti".

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