Scomparsa di Ana Maria Henao: una testimone avrebbe visto l'ex marito a Cogollo del Cengio

Le indagini sulla scomparsa di Ana Maria Henao, ereditiera americana di 40 anni, si arricchiscono di un nuovo elemento. Una donna vicentina avrebbe raccontato agli investigatori italiani di aver visto un uomo, accompagnato da una donna, aggirarsi nella zona di Cogollo del Cengio, in prossimità dei luoghi dove si sono concentrate le ricerche del corpo (in copertina: una foto di Ana Maria Henao Knesevich con accanto la segnalazione della scomparsa)

Una svolta

La descrizione fornita dalla testimone somiglierebbe proprio a David Knezevich, un 36enne di origine serba, ex marito di Ana, attualmente detenuto a Miami con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. La segnalazione ha rilanciato le indagini condotte dalla polizia scientifica italiana, in collaborazione con le autorità statunitensi e spagnole.

Lo scorso novembre, alcuni smottamenti avevano reso accessibili delle zone difficili da raggiungere, tanto da permettere agli investigatori di riprendere le ricerche sull'ex strada del Costo, dove il GPS dell'auto di Knezevic aveva segnalato una sosta prolungata proprio nei giorni successivi alla scomparsa di Ana Maria.

Un'area complessa

L'area boschiva di Via Olmo, o "ex strada del Costo", infatti, è estesa e difficile da perlustrare e nonostante gli sforzi delle forze dell'ordine, anche tramite l'ausilio delle unità cinofile e di macchinari per spostare rami e fogliame, le ricerche si sono rivelate finora nulle, tanto da decidere di sospenderle temporaneamente durante la scorsa estate.

Tuttavia, il racconto della testimone vicentina, oltre a confermare le accuse nei confronti dell'ex marito, potrebbe confermare la presenza di un complice, uno degli aspetti più delicati su cui gli inquirenti stanno lavorando, sebbene non ci siano arresti né nomi ufficialmente indagati, oltre all’ex marito.

L'ex marito è il primo sospettato

David Knezevich risulta essere il principale sospettato nel caso ed è accusato di sequestro di persona e omicidio. Le prove contro di lui, secondo le autorità statunitensi, comprendono filmati di telecamere e testimonianze che lo collocherebbero nella zona del Vicentino, dove si pensa possa aver occultato il corpo di Ana Maria.

Il movente dietro il presunto crimine sarebbe legato alla spartizione di un immenso patrimonio familiare del valore complessivo di 15 milioni di dollari, su cui sarebbe nata una disputa tra i due al momento del divorzio. Da qui, è nato anche il sospetto degli investigatori, specialmente considerando che la donna avrebbe rivendicato il 50% del patrimonio.