Caso cave: riunita la Commissione Ambiente
Un incontro con Amministrazione Comunale, Arpav, Comitato Salvaguardia Ambiente e Salute, consulente Marina Lecis e studio legale Destro.
Caso cave: riunita la Commissione Ambiente
Si è riunita giovedì 9 maggio la Commissione Ambiente per affrontare il problema delle discariche e dell’insediamento Etra in via dei Prati. Una proposta avanzata ufficialmente dalla minoranza in sede di consiglio comunale e accolta dalla maggioranza. Un incontro che ha finalmente riunito le due parti: Amministrazione Comunale e Comitato Salvaguardia Ambiente e Salute Rosà. Presenti all’incontro anche l’Architetto Mirko Campagnolo, l'Arpav con il dirigente Dottor Alessandro Bizzotto, il Comune di Rossano Veneto rappresentato dall’Assessore all’Ecologia Doris Lando, la Dottoressa Marina Lecis, consulente ambientale che ha effettuato per conto del Comitato le analisi e i sopralluoghi nelle zone in causa, e l’Avvocato Edoardo Bortolotto, delegato dal legale Avvocato Giorgio Destro. Un passo importante, un primo incontro che, dopo mesi di interventi e lavori, chiama alla compartecipazione le parti in nome della salute e dell'ambiente, valori che «non hanno colore politico – ribattono i membri del Comitato – Non dobbiamo dividerci su questi temi».
Un primo resoconto è stato diffuso dal Comitato Ambiente e Salute, in attesa del verbale ufficiale. I membri del gruppo sostengono che:
«Le relazioni della Dottoressa Lecis confermano la presenza di rifiuti nella ex cava Poiana e di idrocarburi pesanti nella roggia confinante con la discarica Castellan. Quest’ultima risulta essere una discarica priva di copertura di protezione impermeabilizzante e dotata di tre piezometri cioè particolari pozzi dedicati esclusivamente al monitoraggio delle acque sotterranee che non sono mai stati monitorati dall’Arpav, come riportato dal Dottor Bizzotto su esplicita richiesta della consigliera Giulia Vanin».
La Dottoressa Lecis ha consigliato di effettuare un monitoraggio della roggia Rostoncelli che corre accanto alla discarica Castellan con fermo delle acque interessando il Consorzio di Bonifica, operazione che non andrebbe a compromettere le coltivazioni in virtù del lungo periodo piovoso. Questo interessa anche i comuni limitrofi dal momento che le acque della roggia vengono utilizzate per l’irrigazione dei campi anche dagli agricoltori di Rossano Veneto e Castello di Godego. Il solo monitoraggio dei piezometri, oggi obsoleti e di profondità insufficiente ad intercettare la falda, potrebbe comportare un risultato negativo e/o insufficiente al caso descritto. Per quanto riguarda le analisi da effettuare nella zona il Sindaco Paolo Bordignon ha confermato di doversi muovere con gli enti pubblici dando la totale disponibilità alla collaborazione nel dovere di tutelare con il massimo impegno la salute pubblica. Necessario coinvolgere attorno allo stesso tavolo Provincia, Ulss, Arpav, Etra, Consorzio Bonifica Brenta. Amministrazione e Arpav informeranno e coinvolgeranno le altre parti in merito ai prossimi sopralluoghi e alle analisi che verranno effettuati nella zona delle discariche.
«Nonostante alcune considerazioni ascoltate durante l’incontro che confermano le nostre perplessità sulla questione – affermano dal Comitato Salvaguardia Ambiente e Salute - siamo soddisfatti di questo traguardo da tempo auspicato perché ha permesso a un gruppo di cittadini, rappresentati dal Comitato, di assistere a un dibattito ufficiale con l’Amministrazione Comunale».