Tra Chiampo e Romano d'Ezzelino

Irregolarità su sicurezza sul lavoro, multe e sospensioni per due attività vicentine

Nel primo caso sanzione da 40mila euro e sospensione temporanea per la Conceria Stuccatura Pelli Dorina. Medesimo provvedimento, con multa da 28mila euro, anche per un'azienda tessile gestita da un cittadino cinese

Irregolarità su sicurezza sul lavoro, multe e sospensioni per due attività vicentine
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Un doppio intervento ispettivo del NIL (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro) si è svolto negli scorsi giorni in due diverse attività imprenditoriali di Chiampo e Romano d'Ezzelino. In entrambi i casi sono state registrate violazioni in tema di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e per questo motivo sono scattate sia sanzioni, sia sospensioni temporanee.

Chiampo, irregolarità nella Conceria Stuccatura Pelli Dorina

Nella mattinata di giovedì scorso 17 ottobre 2024, i Carabinieri di Valdagno hanno svolto un servizio coordinato con il NIL (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Vicenza) finalizzato al controllo delle attività produttive del comparto manifatturiero, con particolare attenzione al settore conciario.

L’attività ispettiva si è focalizzata nelle aree industriali dei comuni di Arzignano, Chiampo e Montebello, storicamente sedi di note concerie a livello nazionale. Tra queste anche la Conceria Stuccatura Pelli Dorina Srl con sede a Chiampo in via Lago di Alleghe.

I controlli, condotti dai militari del NIL con il supporto dei Carabinieri della Stazione di Chiampo, hanno messo in evidenza molteplici infrazioni relative a varie inosservanze della vigente normativa in tema di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Riscontrata anche la mancanza di formazione del personale dipendente in merito all’uso dei dispositivi di protezione individuale, oltre che sulla prevenzione rischi.

Al termine degli accertamenti, insieme all’applicazione di sanzioni amministrative per complessivi 40.000,00 euro, è risultata inevitabile la temporanea sospensione dell’attività imprenditoriale in attesa del completo adempimento degli obblighi normativi da parte del titolare dell’impresa.

Si precisa che tutte le attività poste in essere dai militari operanti e il conseguente arresto sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte degli stessi militari procedenti e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

Romano d'Ezzelino, controlli in un'azienda tessile

La mattina del 16 ottobre 2024, nell’ambito di specifici servizi coordinati predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Vicenza, d’intesa con i Reparti speciali dell’Arma, i militari della Compagnia di Bassano del Grappa, congiuntamente a personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Vicenza, hanno eseguito un controllo in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro in un’azienda tessile gestita da un cittadino originario della Repubblica Popolare Cinese e operante nel Comune di Romano d’Ezzelino.

All’atto dell’accesso, i militari hanno constatato la presenza di dieci operai, tutti cittadini cinesi regolari, intenti alla lavorazione di tessuti di vario genere ovvero di capi di abbigliamento. Attraverso la disamina della documentazione, i militari hanno constatato, nel corso della fase ispettiva, la mancata ottemperanza alle norme di sicurezza sul lavoro, come previste dal D.lgs. 81/2008 – “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”.

In particolare, la violazione degli artt. 63, 64 e 71, che hanno portato alla denuncia alla Procura della Repubblica di Vicenza del titolare dell’azienda, un cittadino cinese di 57 anni, riguardanti gli obblighi che incombono sul datore di lavoro, relativi alla sicurezza dei macchinari in uso ai lavoratori, i quali sono risultati non a norma, poiché privi dei previsti sistemi di sicurezza e della relativa documentazione. Inoltre, medesimo ambito, si è constatata la presenza di alcuni locali indebitamente adibiti a dormitorio per i medesimi lavoratori.

Nella stessa circostanza, è stato adottato un provvedimento di sospensione alla stessa attività imprenditoriale e irrogate ammende e sanzioni amministrative per un ammontare complessivo pari a circa 28.000,00 euro.

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