Palazzina crollata a Gallio: il racconto del figlio che non è riuscito a salvare il medico e si è gettato dalla finestra
Michele Rossato ricorda i tragici momenti in cui ha cercato di salvare il padre, mentre le autorità investigano sulle responsabilità dell’incidente
Michele Rossato, sopravvissuto al drammatico crollo della palazzina a Gallio, ha raccontato di come ha cercato disperatamente il padre, il Dottor Luigi Rossato, tra le macerie. Le indagini puntano ora a chiarire se la responsabilità dell'esplosione sia da attribuire a chi ha danneggiato il tubo del gas o a chi ha fornito informazioni errate sulla sua posizione.
"Ho visto solo il cielo"
In una recente intervista al Giornale di Vicenza, Michele Rossato ha descritto il dramma vissuto durante l’esplosione della palazzina a Gallio, che ha portato alla morte del padre, il Dottor Luigi Rossato.
Dopo essere uscito dalla sua stanza, Michele ha cercato il padre tra le macerie ma, una volta arrivato alla scala dove si trovava il padre, "ha visto solo il cielo".
Rendendosi conto che non avrebbe potuto raggiungerlo, è fuggito calandosi da una finestra. Con dolore, ha ammesso di non aver potuto fare nulla per aiutarlo.
Si cerca il responsabile
Nel frattempo, la Procura di Vicenza sta cercando di fare chiarezza sulle eventuali responsabilità della tragedia. Le ipotesi di reato si concentrano su omicidio colposo e disastro colposo. Tuttavia, un nuovo elemento potrebbe complicare ulteriormente è dato dalle gravi ferite riportate da Michele. Le condizioni del ragazzo potrebbero, quindi, aggiungere il reato di lesioni colpose ai capi d'accusa già esistenti.
Secondo quanto affermato dal Procuratore, Lino Giorgio Bruno, sarebbero due le società coinvolte nell'accaduto: una avrebbe eseguito la tracciatura del percorso, sulla base di mappe che gli sarebbero state fornire dalla società che gestisce la rete del gas. La seconda, invece, avrebbe eseguito materialmente i lavori. Tuttavia, ancora è tutto da indagare, in attesa del rapporto del Comando dei Vigili del Fuoco.