Una svolta

Nel Vicentino 148 predazioni di lupi da inizio anno: "Allevatori esausti, bene declassamento a solo specie protetta"

La Provincia accoglie con favore la decisione e chiede interventi concreti per proteggere gli animali degli allevamenti e quelli domestici

Nel Vicentino 148 predazioni di lupi da inizio anno: "Allevatori esausti, bene declassamento a solo specie protetta"
Pubblicato:
Aggiornato:

Con il declassamento del lupo da specie "rigorosamente protetta" a "protetta", la Provincia di Vicenza spinge per misure rapide contro le predazioni sugli animali domestici e da allevamento, già in aumento nel 2024 (in copertina: immagine di repertorio).

Un cambiamento atteso da tempo

Il lupo non sarà più considerato una specie "rigorosamente protetta" ma solo "protetta", una novità accolta con favore dalla Provincia di Vicenza, che spera in un’accelerazione delle misure per il contenimento del predatore. Nel corso del 2024, infatti, sono già stati registrati 148 casi di predazioni su animali domestici o da allevamento, un incremento significativo rispetto ai 101 casi dell’intero 2023.

"È un’ottima notizia, ora ci auguriamo che l'iter prosegua velocemente. I nostri allevatori sono esausti", ha dichiarato Andrea Nardin, presidente della Provincia, affiancato dal consigliere delegato Mattia Veronese. Il Coreper (Comitato dei Rappresentanti Permanenti dell'UE) ha mosso il primo passo verso un cambiamento atteso da tempo, aprendo la strada a interventi più incisivi per controllare la presenza del lupo, specie sempre più presente nelle aree rurali della provincia.

Andrea Nardin

"Un percorso che abbiamo fortemente chiesto in più tavoli istituzionali - spiega Veronese - e che recepisce le esigenze di un territorio dove nel solo 2024 ci sono state 148 predazioni su animali domestici o da allevamento, a fronte delle 101 dell’intero 2023. Numeri che dimostrano chiaramente come la presenza del lupo sia in aumento e come la sua attenzione si rivolga prioritariamente agli animali da allevamento, prede più facili e mansuete rispetto agli animali selvatici. Dobbiamo intervenire prima che sia troppo tardi".

Mattia Veronese

Si cerca un equilibrio

Sebbene questa decisione possa portare un po' di sollievo alla questione lupi nel Vicentino, il presidente Nardin invita a evitare estremismi su entrambi i fronti del dibattito:

"Non mi piacciono le estremizzazioni né da una parte né dall’altra. Non auspico una caccia indiscriminata al lupo, ma ritengo sia necessario raggiungere un equilibrio tra il lupo e l’uomo, una convivenza pacifica che garantisca anche le attività economiche, allevatori e malgari in primis, ma anche servizi legati al turismo e alla ricettività. E' necessario ragionare sul contenimento del lupo come si fa, ad esempio, con i cinghiali, definendo quante unità può ospitare il nostro territorio e formando personale con una preparazione specifica".

Vicenza, una delle poche province italiane a ottenere dall'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) l’autorizzazione all'uso di proiettili di gomma per allontanare i lupi, sta già sperimentando queste misure in alcune aree specifiche, come ad Arsiero e Torrebelvicino. Su questo, il Comandante della Polizia Provinciale, Gianluigi Mazzucco, ha voluto fornire alcune informazioni a riguardo:

La sperimentazione è iniziata a fine agosto - spiega il Comandante - abbiamo installato fototrappole nelle vicinanze delle attività da monitorare. A Torrebelvicino non abbiamo registrato alcuna presenza di lupi, mentre ad Arsiero ci sono stati alcuni passaggi, ma anche qui nessuna predazione".

"Il limite della sperimentazione - chiarisce Mazzucco -  è che gli interventi possono essere eseguiti solamente dalla Polizia Provinciale, che non ha personale sufficiente per garantire un servizio così minuzioso".

La soddisfazione di Confagricoltura

L'approvazione del declassamento del lupo da specie "rigorosamente protetta" a "protetta" è stata accolta con favore anche da Anna Trettenero, Presidente di Confagricoltura Vicenza, che ha sottolineato la necessità di agire rapidamente per evitare ulteriori attacchi ai danni degli allevatori, specialmente sull'Altopiano di Asiago.

"Il declassamento del lupo da specie super protetta a protetta è un primo step", dichiara Trettenero. "Ma adesso bisogna andare avanti e fare in fretta, perché le mattanze come quella di quest’estate sull’Altopiano di Asiago non possono più ripetersi".

Anna Trettenero

Nonostante la soddisfazione, la Presidente di Confagricoltura rimane con i piedi per terra, invitando a non esultare così presto, visti i più recenti casi di bestie dilaniate dal grande predatore negli ultimi giorni: un asino a San Michele di Bassano del Grappa pochi giorni fa, due gemelli appena partoriti da una manza a Gallio martedì scorso, una manzetta dilaniata a Malga Foraoro di Caltrano una settimana fa e un’altra dispersa a Marcesina.

Anche Marco Rigoni, allevatore di Confagricoltura Vicenza, ha espresso preoccupazione per la situazione critica sull'Altopiano di Asiago.

"Con le bestie uccise dei giorni scorsi siamo arrivati a 150 predazioni denunciate sull’altopiano dall’inizio della primavera. Non possiamo più andare avanti così. Attendiamo soluzioni rapide, altrimenti l’anno prossimo in molti sceglieranno di abbandonare i pascoli e resteranno a casa".

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali