A Rotzo

Sul computer più di 2mila video di ragazzi e bambini, 29enne girava i filmati ad altri utenti tramite app anonime

Dopo una perquisizione nel suo domicilio, è stato arrestato per detenzione di materiale pedopornografico. In corso un'ulteriore perquisizione domiciliare a carico di un altro soggetto residente nel vicentino

Sul computer più di 2mila video di ragazzi e bambini, 29enne girava i filmati ad altri utenti tramite app anonime
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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica hanno arrestato nella flagranza di reato S.B., 29enne da qualche tempo domiciliato a Rotzo, per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico.

Trovati sul computer di un 29enne più di 2mila video di ragazzi e bambini

In particolare, il giovane, a conclusione di una più articolata attività investigativa condotta principalmente sul web, è stato sottoposto, presso il suo domicilio, ad una perquisizione che portava al rinvenimento di più di 2mila video prodotti mediante lo sfruttamento di giovani e bambini anche in tenera età.

Il 29enne, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Vicenza dove si trova attualmente ristretto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Arrestato per detenzione di materiale pedopornografico

L’indagine ha mosso i primi passi da una segnalazione relativa ad alcune chat intercorse su due applicazioni di messaggistica istantanea risultate contenere conversazioni che facevano chiaro riferimento alla condivisione di materiale di natura pedopornografica.

Le successive investigazioni hanno permesso di ricostruire almeno uno dei canali di scambio del materiale citato accertando responsabilità dell’arrestato quale soggetto che ricercava nel web, in particolar modo su alcune applicazioni di messaggistica anonimizzata, video pedopornografici che poi, a richiesta, poteva mettere a disposizione di altri utenti.

Perquisizione anche a casa di un altro vicentino

E’ in fase di analisi il cospicuo materiale informatico rinvenuto e sequestrato al fine di accertare identità di ulteriori soggetti coinvolti.
In tal senso, nei giorni immediatamente successivi, è stata condotta una ulteriore perquisizione domiciliare a carico di altro soggetto residente nella provincia vicentina i cui esiti sono ancora al vaglio dei Carabinieri.

Si rappresenta che per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo dove intervenga sentenza irrevocabile di condanna o forme analoghe.

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