"Sali che ci facciamo un giro insieme", ma una volta sul furgone viene minacciato e rapinato
La disavventura di un 27enne che ha denunciato tutto ai Carabinieri. Incastrati due dei tre responsabili, conoscenti della vittima, con un'imboscata
Nella tarda serata di sabato 31 agosto 2024, a Castelgomberto un giovane indiano è stato attirato con l’inganno su un furgone da tre connazionali, che lo hanno minacciato e derubato. A seguito della denuncia, i Carabinieri sono riusciti ad arrestare due dei tre responsabili, lo scorso martedì, 3 settembre (in copertina: immagine di repertorio).
Rapinato da tre connazionali
Una serata apparentemente tranquilla si è trasformata in un incubo per un 27enne di origine indiana, vittima di rapina ed estorsione nella tarda serata di sabato 31 agosto 2024.
Il giovane, che conosceva già i tre suoi connazionali coinvolti, è stato avvicinato con la scusa di trascorrere del tempo insieme. Dopo essere stato caricato su un furgone, la situazione è degenerata.
Portato in una zona isolata, il 27enne è stato aggredito con minacce e violenze dai tre malintenzionati, che gli hanno sottratto portafogli e documenti d'identità. Non contenti del bottino, i criminali hanno preteso un'ulteriore somma di denaro in cambio della restituzione del passaporto, fissando un incontro per la consegna del denaro in un luogo e data successivi.
La denuncia ai Carabinieri
Abbandonato nel cuore della notte in campagna, la vittima ha trovato il coraggio di percorrere a piedi il tragitto fino alla Stazione dei Carabinieri di Trissino, dove ha denunciato l'accaduto, facendo avviare le indagini del caso.
Lo scorso martedì, 3 settembre 2024, in un’operazione ben coordinata dai Carabinieri, due dei responsabili si sono presentati all'appuntamento per riscuotere il denaro richiesto, ignari della presenza delle forze dell'ordine. Al momento dello scambio, è scattato il blitz: i due uomini sono stati arrestati sul posto, mentre un terzo connazionale è stato denunciato a piede libero.
Concluse le formalità di rito, i due malviventi sono stati condotti al carcere di Vicenza, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. A seguito della convalida degli arresti, il Giudice ha predisposto per entrambi la detenzione domiciliare.