Caso di tubercolosi in un centro estivo di Tezze sul Brenta: avviata la profilassi per 60 bambini
Patologia rilevata in un'operatrice 38enne del centro. Nessun allarme, ma sorveglianza necessaria: l'ULSS 7 attiva lo screening per prevenire i contagi
Nella giornata di ieri, mercoledì 21 agosto 2024, un caso di tubercolosi è stato diagnosticato in un'operatrice di un centro estivo di Tezze sul Brenta. A seguito della scoperta, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica (SISP) si è immediatamente mobilitato per avviare un'operazione di sorveglianza sanitaria (in copertina: immagine di repertorio)
Test su sessanta bambini
Sono circa 60 i bambini e adolescenti che hanno frequentato il centro estivo in questione nei mesi di giugno e luglio e pertanto identificati come contatti stretti dell'operatrice di 38 anni affetta da tubercolosi, registrata recentemente nel distretto ULSS 7 di Bassano del Grappa.
La donna era appena rientrata da un viaggio all'estero, dove si ipotizza abbia contratto la malattia. I ragazzi saranno sottoposti a test specifici mediante prelievo di sangue. L’esame, che sarà eseguito presso il Laboratorio Analisi dell’Ospedale San Bassiano, verrà condotto nei prossimi giorni in collaborazione con i genitori dei minori.
Al momento nessun allarme
Secondo le linee guida regionali, non è necessario alcun isolamento per i bambini, che possono continuare a frequentare regolarmente la comunità. Carlo Bramezza, Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana, ha rassicurato le famiglie:
"Al momento non ci sono particolari motivi di allarme, al di là della necessità di eseguire lo screening sui contatti della paziente. Inoltre tutti i genitori dei bambini sono già stati contattati, pertanto chi non dovesse avere ricevuto comunicazioni dal SISP non ha alcun motivo di preoccuparsi".
"Voglio sottolineare ancora una volta la bravura dei nostri medici nell’arrivare rapidamente alla diagnosi e la tempestività del SISP nel predisporre le attività di screening. E anche dalla struttura abbiamo avuto fin da subito la massima collaborazione".
Su questo, si è attivato anche il Servizio SISP, al fine di informare correttamente, evitando allarmismi ingiustificati i genitori e, in collaborazione con il Laboratorio Analisi dell’Ospedale San Bassiano, per predisporre un programma per l’esecuzione dei test previsi da realizzare nei prossimi giorni.
La malattia
La tubercolosi è una malattia infettiva e contagiosa, causata dal batterio Mycobacterium tubercolosis, o comunemente chiamato Bacillo di Koch. Nella maggior parte dei casi interessa i polmoni, ma possono essere coinvolte altre parti del corpo. Se non trattata la Tb può portare al decesso.
Ad oggi, la tubercolosi rappresenta ancora una delle 10 principali cause di morte nel mondo. Nel 2017, 10 milioni di persone nel mondo si sono ammalate di tubercolosi e la malattia ha portato al decesso di 1,6 milioni di persone. È presente in tutte le parti del mondo ma la maggior parte dei casi si verifica in 30 Paesi ad alta incidenza, soprattutto nel Sud Est Asiatico (in particolare India e Cina) e nel Pacifico Occidentale (62% dei nuovi casi) e in Africa (25% dei nuovi casi). L’Italia è un Paese a bassa incidenza di tubercolosi, dove vengono notificati ogni anno circa 4000 nuovi casi.
Ma come si trasmette? Principalmente per via aerea, attraverso le secrezioni respiratorie emesse nell’aria da un individuo contagioso, per esempio tramite saliva, starnuto o colpo di tosse. Tuttavia, la trasmissione del bacillo non è facilissima. Devono ricorrere alcune condizioni essenziali:
- il malato deve essere affetto da tubercolosi polmonare attiva ("aperta", "bacillifera")
- la carica batterica deve essere molto elevata
- il malato non deve essere in terapia
- il ricambio d’aria ambientale deve essere scarso o assente.
I sintomi della tubercolosi polmonare sono tosse (che dura più di 3 settimane), dolore toracico, febbre e sudorazioni notturne. Nel tempo, la tosse può essere accompagnata da presenza di sangue nell’espettorato. Altri sintomi includono stanchezza e debolezza, perdita di peso. I sintomi possono essere lievi per mesi. Questo può portare ad un ritardo nella diagnosi e alla trasmissione dell’infezione. Se la Tb è extrapolmonare, i sintomi dipendono dalla sede coinvolta.
Per maggiori informazioni in merito a questa malattia, potrete trovare alla pagina dell'Istituto Superiore di Sanità tutte le informazioni generali a riguardo.