New Conversations – Vicenza Jazz conclude la stagione domenica 19 maggio
Il Teatro Olimpico ospiterà un doppio set in collaborazione con il Conservatorio “Pedrollo”. Si inizia con il batterista spagnolo Jorge Rossy assieme al Pedrollo Clinic Ensemble; Rossy rimarrà poi sul palco come parte del progetto “Lennie’s Pennies” del sassofonista Pietro Tonolo.
New Conversations – Vicenza Jazz conclude la stagione domenica 19 maggio
Con i concerti di domenica 19 maggio, giunge a conclusione il festival New Conversations – Vicenza Jazz. Per la serata dei saluti il Teatro Olimpico ospiterà alle ore 21 un doppio set realizzato in collaborazione con il Conservatorio “Pedrollo” di Vicenza. Si inizia con il batterista spagnolo Jorge Rossy assieme al Pedrollo Clinic Ensemble; Rossy rimarrà poi sul palco come presenza di rilievo del progetto “Lennie’s Pennies” del sassofonista Pietro Tonolo, con Roberto Rossi al trombone, Paolo Birro al pianoforte e Martino De Franceschi al contrabbasso.
Clima festivo anche al Jazz Café Trivellato - Bar Borsa, dove alle ore 22 prenderà il via la Jam Session di chiusura del festival.
Anche quest’ultima giornata di festival avrà il suo corollario di live nei locali cittadini. Ci sarà inoltre un appuntamento all’Auditorium Fonato di Thiene, dove alle ore 18 si esibirà il Malafede Trio del bassista Federico Malaman.
Il Festival New Conversations – Vicenza Jazz 2019 è organizzato dal Comune di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz e in collaborazione con il Bar Borsa.
Jorge Rossy
Lo spagnolo Jorge Rossy è uno dei più creativi batteristi della scena jazz mondiale, uno dei pochi europei ad aver raggiunto simili vette su questo strumento (ma è anche un superlativo pianista). Celebre per il suo lungo sodalizio con Brad Mehldau, del cui trio ha fatto parte dal 1995 per oltre un decennio, con il suo drumming Rossy ha fornito un contributo sostanziale alla definizione dello stile di uno dei gruppi più popolari e amati in tutto il mondo. Con la sua varietà timbrica, la padronanza dei tempi, la comprensione del senso narrativo dei momenti musicali, oltre che sfoderando all’occorrenza uno swing definitivo e trascinante, Rossy ha dimostrato di essere uno dei batteristi più completi in circolazione. Si sono avvalsi delle sue bacchette Woody Shaw, Kenny Wheeler, Mark Turner, Kurt Rosenwinkel, Avishai Cohen, Lee Konitz, Charlie Haden, Carla Bley, Joe Lovano, Chick Corea e Niels-Henning Ørsted Pedersen…
A Vicenza la sua enorme esperienza sarà messa al servizio di un lavoro didattico al Conservatorio di Musica “A. Pedrollo”, i cui frutti si potranno ascoltare al Teatro Olimpico grazie al Pedrollo Clinic Ensemble.
Pietro Tonolo
Lunga la vita di “Lennie’s Pennies” di Pietro Tonolo. L’omaggio alla musica di Lennie Tristano (senza pianoforte: quasi un paradosso) uscì su Cd nel 2006 e da allora è rimasto uno dei più intensi dischi del jazz nazionale. Tonolo scombina le carte della strumentazione e lavora sulla potenza tematica e armonica tristaniana, oltre che sul celeberrimo intreccio contrappuntistico. Quella di Tristano è stata una delle più originali visioni jazzistiche, una lettura in chiave altamente sofisticata del bebop, che negli anni Quaranta e Cinquanta raccolse attorno al pianista figure come Lee Konitz, Warne Marsh, Billy Bauer…
Il concerto vicentino vedrà comunque un’evoluzione del progetto originario: a partire dall’organico in quintetto con pianoforte (e con Jorge Rossy alla batteria) all’inserimento in repertorio anche di brani di Herbie Nichols, altro pianista di culto e di spiccata originalità, che condivide con Tristano l’anno di nascita, il 1919, e quindi anche la ricorrenza del centenario.
Pietro Tonolo, nato a Mirano nel 1959, si è fatto conoscere nei gruppi di Enrico Rava, ha poi suonato nell’orchestra di Gil Evans e con Chet Baker. Memorabili alcuni suoi trii (con Texier e Romano, Abrams e Chiarella, Ira Coleman e Joe Chambers), il quartetto con Paul Motian, Steve Swallow e Gil Goldstein, oltre alla militanza nella Electric Be-Bop Band di Motian e nella Lydian Sound Orchestra.