"L'ho tenuto per il braccio per decine di metri", il racconto shock del 16enne prima dell'incidente in seggiovia
Una prima versione del giovane che si trovava affianco al bimbo di 9 anni poi precipitato, apre a nuove interpretazioni del drammatico incidente avvenuto domenica scorsa
Verrà ascoltato ufficialmente in sede di indagini per ricostruire l'esatta dinamica e le responsabilità. Ma le prime parole, il racconto del giovane che si trovava insieme al bimbo di 9 anni caduto dalla seggiovia lo scorso 14 gennaio 2024, nella Ski area Le Melette sull'Altopiano dei Sette comuni, già delineano in parte l'accaduto.
"L'ho tenuto per il braccio per decine di metri"
Il piccolo, infatti, scivolato dalla seduta per qualche motivo ancora non del tutto compreso, è rimasto appeso alla seggiovia per diversi minuti, quasi fino alla fine della corsa a ritroso. Era a un passo dall'arrivo, ma poi è volato giù da un'altezza di circa sette metri.
L'impatto è stato violentissimo, per fortuna la strada che si trova al di sotto dell'impianto era stata momentaneamente interdetta al traffico, proprio perché le urla avevano attirato l'attenzione di molti, e le auto erano ferme. Altrimenti le cose sarebbero decisamente andate in un'altra direzione...
Il racconto del 16enne prima dell'incidente in seggiovia
Il bimbo, originario di San Bonifacio in provincia di Verona, ha comunque riportato diverse fratture alle gambe e al bacino ed è stato operato al San Bortolo di Vicenza. Ma ora è il momento di stabilire esattamente come siano andati i fatti. E in questa fase, ovviamente, oltre alla visione delle immagini riprese dalle telecamere dell'impianto sciistico, sarà fondamentale ascoltare il giovane che si trovava lì con lui in quel momento.
Ciò che si può dire, al netto della ricostruzione che si farà nell'ambito delle indagini coordinate dalla Procura di Vicenza, è che l'intervento del ragazzo, che si apprendere avere 16 anni, c'è stato. Ci ha provato, insomma, a trattenerlo per un braccio, sperando di riuscire a salvarlo. Ma poi il peso del corpo del piccolo e la forza di gravità hanno avuto la meglio. Sono molti gli elementi sui quali si dovrà indagare. La sbarra di sicurezza della seggiovia, infatti, era bloccata? C'è stata negligenza? Oppure erano state rispettate tutte le norme?
Di certo c'è solo un aspetto: le reti protettive non c'erano.
Insomma la vicenda è ancora tutta da chiarire e ogni dubbio, evidentemente, potrà dipanarsi solo quando la piccola vittima dell'incidente riuscirà a fornire la propria versione dei fatti. Il bimbo si trovava nel comprensorio per seguire un corso di sci con un gruppetto di coetanei.
E' stato affidato a un adulto e, insieme a un secondo bambino è salito sulla seggiovia per la risalita. Ma poi si sono sentite le urla, ed è stato subito notato l'accompagnatore dei due bimbi, tenere per il braccio il piccolo di San Bonifacio. L'impianto è stato bloccato e fatto retrocedere per riportare i tre a valle per evitare di farlo cadere nel bosco sulle rocce sottostanti. Ma a pochi metri dalla base è scivolato precipitando per diversi metri.