Laboratorio natura: "Ai candidati delle prossime elezioni..."
La lettera aperta a tutti coloro che vogliono diventare primi cittadini.
Laboratorio natura: "Ai candidati delle prossime elezioni..."
"In vista del rinnovo del Consiglio Comunale la nostra Associazione Culturale, attiva dal 1988 sui temi ambientali, offre a tutti i candidati Sindaci e Consiglieri il proprio contributo di idee e proposte, messe a punto grazie all'apporto di conoscenza di esperti del settore. Sono proposte mirate, concrete e fattibili fin da subito. Un “programma per la salvaguardia dell'ambiente” che vogliamo mettere a disposizione di chi avrà la responsabilità delle future scelte amministrative per il nostro comune, nella speranza di vederlo realizzato, ricordando che molti altri comuni italiani hanno già approvato delibere in questo senso. Abbiamo ormai tutti compreso come sia indispensabile indirizzare le scelte amministrative, anche locali, verso lo Sviluppo sostenibile, l'unica strada che può garantire progresso e non
recessione, migliore qualità della vita e non ulteriore aggravamento della situazione. Ma... attenzione: come abbiamo già scritto nel nostro periodico Natura & Dintorni, “sviluppo sostenibile non è uno slogan”: troppe volte vediamo questo termine utilizzato in modo strumentale nelle dichiarazioni e negli annunci dei nostri governanti a ogni livello, senza che alle parole seguano fatti concreti. Non possiamo più permetterlo. Non ne abbiamo più il tempo. Per questo Vi chiediamo un pronunciamento chiaro e credibile sui punti che vi sottoponiamo, per permettere ai cittadini elettori che stanno a cuore i temi ambientali di scegliervi con coscienza, sulla base di vostri impegni concreti e non di generiche promesse. Siamo naturalmente a disposizione, come sempre siamo stati, per confrontarci, discutere senza pregiudizi e con ragionevolezza sui punti qui proposti, per realizzarli attraverso il dialogo e la collaborazione".
LO SVILUPPO SOSTENIBILE NON E' UNO SLOGAN: DALLE PAROLE AI FATTI
10 proposte per invertire la rotta, prima che sia troppo tardi
1) STOP A ULTERIORE CONSUMO DI SUOLO
L'urbanizzazione ha da molto tempo superato il punto di non ritorno. Non è più possibile depredare altro territorio verde/agricolo per costruire nuovi insediamenti, siano essi industriali o privati. Se vogliamo progredire la riforma più importante è: zero consumo ulteriore di suolo.
2) RICONVERSIONE DEL PATRIMONIO URBANISTICO
Per le nuove richieste di urbanizzazione favorire la ristrutturazione degli immobili e il riutilizzo dei fabbricati dismessi, rilasciando nuove autorizzazioni solo in cambio di riconversione di aree ora industriali/commerciali/urbane di pari entità, migliorando così anche la zonizzazione del territorio.
3) NUOVO REGOLAMENTO EDILIZIO
Le nuove concessioni dovranno riguardare solo “edifici passivi”, in grado cioè di autoprodurre da fonti rinnovabili tutta l'energia occorrente al loro funzionamento, anche concedendo incentivi allo scopo (ad esempio l'esenzione decennale delle tasse comunali) sia per questi nuovi immobili che di quelli ristrutturati allo scopo.
4) CHIUDERE L'IMPIANTO A BIOMASSA DI VIA NODARI E NUOVE AZIENDE IN CLASSE
Attraverso le forme amministrative già ora possibili e praticabili (referendum, principio di precauzione, etc...) ritirare i permessi rilasciati all'impianto a biomassa , es. di via Nodari a NOVE, sicuramente dannoso per la salute dei cittadini,come nuove aziende in classe A, come già fatto da numerosi altri comuni italiani. Attivare una attività di controllo e monitoraggio permanente delle emissioni in atmosfera delle attività produttive esistenti, ed eventualmente ridurle drasticamente laddove possibile con gli attuali strumenti a disposizione.
5) STOP ALL'UTILIZZO DELLE PLASTICHE
Vietare la vendita nel territorio comunale di articoli di plastica per gli alimenti (bicchieri, piatti, posate, etc..) e più in generale di imballaggi in plastica, iniziando da quelli più facilmente sostituibili con altri materiali già ora utilizzati per gli stessi scopi, prevedendo un tempo ragionevole (es. 1 anno dalla delibera) per lo smaltimento delle scorte esistenti da commercializzare.
6) STOP UTILIZZO DI PESTICIDI
Vietare la vendita e l'utilizzo in tutto il territorio comunale di quei prodotti fitosanitari pesantemente di essere pericolosi per la salute umana (Folpet, mancozeb, glifosate, neocotinoidi vari, etc), promuovendo l'uso di analoghi prodotti di minore impatto autorizzati in agricoltura biologica.
7) SOLO CIBI BIOLOGICI NELLE MENSE PUBBLICHE
Mangiare sano è fondamentale. Per questo proponiamo che nelle mense pubbliche (es. asilo, scuole, centro anziani...) siano utilizzati solo alimenti certificati, coltivati senza l'utilizzo di pesticidi e provenienti da aziende biologiche a km. zero, serviti su stoviglie in ceramica e vetro.
8) INCENTIVI ALLA PRODUZIONE DI ENERGIA RINNOVABILE
Individuare incentivi comunali oltre a quelli nazionali già previsti per la produzione di energia rinnovabile, privilegiando il controllo delle risorse primarie da parte dei cittadini sottraendole alle società private o multiutility, in ossequio alla volontà popolare espressa con i referendum.
9) EDIFICI PUBBLICI ED ENERGIA RINNOVABILE
Completare, attraverso un grande piano poliennale di investimenti, la dotazione in tutti gli edifici pubblici di impianti per la produzione di energia rinnovabile. Laddove possibile, procedere inoltre alla ristrutturazione dei più obsoleti per ridurne lo spreco di risorse energetiche.
10) MOBILITA' SOSTENIBILE
Dotare il territorio comunale di punti di ricarica pubblica per i veicoli elettrici. Sostituire con un piano pluriennale l'attuale parco macchine pubblico (pulmini di servizio scuole, auto di servizio...) con mezzi elettrici a zero emissioni, pensando anche a incentivi per i cittadini sull'acquisto delle E- Bike legati al loro utilizzo al posto dell'auto, sul modello già sperimentato da alcune aziende private.