Condannato per violenze su minore e pedopornografia, si nascondeva in casa per evitare il carcere aiutato dalla compagna
La donna è stata denunciata per favoreggiamento
I poliziotti hanno trovato il 62enne ricercato dopo un'attenta attività di indagine
Condannato per violenze su minore e pedopornografia, si nascondeva in casa per evitare il carcere aiutato dalla compagna
Voleva evitare il carcere con l'aiuto della compagna, ma è stato stanato dalla polizia. Un 62enne vicentino finirà in galera per violenze su minore e pedopornografia. Nella giornata di ieri, giovedì 28 settembre 2023 la Polizia ha arrestato T.P.P. in esecuzione ad un Ordine di Carcerazione emesso nei suoi confronti dal Tribunale di Venezia a seguito di una sentenza definitiva di condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per aver compiuto atti sessuali aggravati su minori e detenzione di materiale pedopornografico. I poliziotti, dopo una serie di accertamenti e ricerche effettuate nei luoghi che solitamente frequentava ed aver verificato la sua presenza effettiva, hanno individuato l’appartamento dove il ricercato viveva con la propria compagna e hanno bussato alla porta di casa.
Quando ha visto gli agenti sull'uscio di casa la compagna di T.P.P. ha cercato di liquidarli spiegando con aggressività che lei non conosceva la persona ricercata per poi cambiare versione, non senza un certo imbarazzo, dopo che la Polizia le ha esibito il contratto di locazione a firma di entrambi. A quel punto la donna a cercato di fornire giustificarsi trovando una nuova scusa. Il suo compagno era assente da tempo e non sapeva quando sarebbe rientrato e nemmeno dove si fosse recato.
Lui è finito in carcere, la compagna è stata denunciata per favoreggiamento
I Poliziotti però, una volta dentro l'appartamento non solo hanno trovato indumenti da uomo sparsi in giro, ma hanno anche notato che tutte le porte delle stanze, tranne una, erano aperte. Quando hanno chiesto alla donna una spiegazione, questa ha cercato di tenerli lontani dalla stanza affermando che quella porta era chiusa da sempre o almeno da oltre tre anni e che lei non aveva nemmeno la chiave perchè l'aveva persa. Risposte troppo elusive e ambigue che hanno spinto gli Agenti a procedere ad una perquisizione domiciliare per rintracciare il ricercato e hanno costretto la donna ad aprire quella misteriosa porta.
All’interno della stanza, infatti, come sospettato dagli investigatori, si trovava nascosto T.P.P. che è stato dichiarato in arresto e trasferito negli Uffici di Viale Mazzini dove è stato fotosegnalato e, dopo la redazione degli atti di Polizia Giudiziaria, a T.P.P. veniva notificato l’Ordine di Carcerazione, a cui si aggiunge il divieto di svolgere in futuro lavori a contatto con minori ed a comunicare alla Autorità di Pubblica Sicurezza ogni suo futuro spostamento od eventuale cambio di residenza; quindi, veniva scortato dagli uomini della Squadra Mobile presso la Casa Circondariale “Del Papa” di Vicenza per l’espiazione della pena a 5 anni e 4 mesi per il reato di violenza sessuale aggravata nei confronti di minori nonché per pornografia minorile. La compagna, invece – tale D.M.G., vicentina 67enne – dopo essere stata anch’essa condotta presso gli Uffici della Questura e fotosegnalata, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di favoreggiamento personale.