Il pane e le rose in Veneto consegnati 1.200 omaggi floreali agli operai al lavoro il Primo Maggio
Alcune catene della GDO avrebbero vietato ai dipendenti di accettare l'omaggio floreale.
Il pane e le rose in Veneto consegnati 1.200 omaggi floreali agli operai al lavoro il Primo Maggio. Abbracci e ringraziamenti dalle commesse e dai commessi. Alcune catene della GDO avrebbero vietato ai dipendenti di accettare l’omaggio floreale.
Il pane e le rose in Veneto consegnati 1.200 omaggi floreali agli operai al lavoro il Primo Maggio
Una rosa a chi lavora, il Primo Maggio per tutte e tutti. Sono soddisfatti i promotori dell’iniziativa “il pane e le rose”, l’iniziativa lanciata nel 2017 da Filcams CGIL, Associazione Fornaci Rosse, Binario 1, UDU Padova, UDU Verona, UDU Venezia, Rete degli studenti medi Veneto. Obiettivo ampiamente raggiunto quello di consegnare ai dipendenti degli esercizi commerciali, al lavoro anche il Primo Maggio, una rosa in segno di solidarietà. «Per ricordarci che il nostro tempo è prezioso – sottolineano i promotori – e vale più di qualunque profitto. Vogliamo riappropriarci della nostra Festa, del nostro diritto a vivere anche al di fuori del lavoro. Il tempo libero, il tempo del riposo e della festa, dev’essere garantito ed oggi non è così».
“Diffidati dall’accettare i fiori”
Consegnate oltre 1.200 rose rosse alle commesse e ai commessi nelle province di Padova, Rovigo, Treviso, Verona, Venezia e Vicenza da gruppi di decine di partecipanti in ogni territorio. Le rose sono state accolte con sorrisi e abbracci, oltre che messaggi sui social network. In molti casi anche i clienti hanno espresso solidarietà e manifestato interesse per l’iniziativa, l’auspicio è che molti siano stati portati a riflettere sull’opportunità di fare acquisti anche il Primo Maggio. I promotori segnalano che alcuni dipendenti delle catene della GDO avevano ricevuto dalla dirigenza l’esplicita indicazione di non accettare l’omaggio floreale. Nonostante queste direttive, difficilmente comprensibili, quasi tutti i lavoratori raggiunti hanno ricevuto e apprezzato le rose.
“Un gesto di solidarietà”
«Il nostro è prima di tutto un gesto di solidarietà, per ricordare a tutte e a tutti che non siamo soli e che il Primo Maggio è la nostra festa. Chiediamo però al governo – aggiungono i promotori – di mantenere gli impegni che si era assunto e mettere un freno al lavoro festivo, almeno in alcuni giorni del calendario come il Primo Maggio. Siamo anche convinti che ciascuno, nel proprio piccolo, possa fare la differenza perciò invitiamo tutti a chiedersi: è davvero necessario fare la spesa tutti i giorni dell’anno?». «Come studenti – sottolineano i rappresentanti di UDU e Rete degli studenti medi – abbiamo aderito convintamente a questa iniziativa per la dignità dei tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori. Un segno di solidarietà non retorico, considerato oltretutto che ieri al lavoro c’erano anche studenti in alternanza scuola lavoro e tanti studenti universitari costretti a lavorare per pagarsi gli studi».