La finanza ha fatto "cantare" il barbiere...di Vicenza: al lavoro c'erano due clandestini
A Gallio beccate due persone che vivevano con il redddito di cittadinanza, ma arrontondavano "in nero" dietro al bancone di un bar
Scoperti in pochi giorni 13 lavoratori irregolari e 3 clandestini, non sono mancate le sanzioni per migliaia di euro
La finanza ha fatto "cantare" il barbiere...di Vicenza: al lavoro c'erano due clandestini
Blitz in tutta la provincia per i finanzieri del Comando Provinciale di Vicenza che proseguono l’incisiva attività di contrasto al sommerso da lavoro e all’immigrazione clandestina su tutta la provincia berica, effettuando numerosi accessi presso gli esercizi commerciali della zona.
Nei giorni scorsi è stato avviato un nuovo controllo in materia di lavoro e così è scattata l'ispezione da un barbiere a Vicenza, quartiere Sant’Andrea, dove i militari hanno rilevato la presenza di 2 lavoratori in nero intenti a tagliare i capelli dei clienti. Il brasiliano e l' albanese erano sprovvisti di qualsiasi documento valido per la permanenza nello Stato e quindi sono scattate le sanzioni amministrative pari a circa € 4.500, nonché la proposta di chiusura dell’esercizio trasmessa all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza. Inoltre, la presenza dei soggetti clandestini ha portato alla denuncia per il reato di soggiorno irregolare sul territorio dello Stato, nonché del titolare dell’esercizio pubblico, cittadino di origine marocchina regolarmente residente in Italia, per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione illegale.
Per non perdere il reddito di cittadinanza lavoravano "in nero" in un bar a Gallio
I militari della Tenenza di Asiago, hanno effettuato un controllo in un bar di Gallio per verificare l’adempimento delle disposizioni contemplate dalla normativa tributaria in materia di lavoro dipendente, hanno accertato che 2 soggetti prestavano la loro attività lavorativa all’interno dell’esercizio commerciale in assenza delle preventive comunicazioni di instaurazione del rapporto di lavoro. Peraltro, i successivi accertamenti hanno permesso di rilevare che entrambi i soggetti erano percettori del “Reddito di Cittadinanza”. L'attività si è conclusa con la segnalazione alla locale Procura della Repubblica dei due soggetti per l’indebita percezione di circa 15mila euro, perpetrata attraverso le mancate comunicazioni delle variazioni delle rispettive condizioni occupazionali. Inoltre, sono state irrogate sanzioni amministrative al titolare dell’esercizio commerciale per quasi 13mila euro per l’impiego dei due lavoratori, con contestuale segnalazione all’Ispettorato del Lavoro per i profili di competenza.
Tre lavoratori assunti "in nero", ma evita la sospensione perchè le regolarizza in tempi record
A Castelgomberto i militari della Compagnia di Arzignano hanno concluso un controllo volto a verificare il corretto adempimento degli obblighi vigenti in materia di legislazione sul lavoro, sia ai fini previdenziali che assistenziali e a contrasto dell’immigrazione clandestina, nei confronti di un ristorante/trattoria/birreria nel corso del quale hanno rilevato la presenza di 3 lavoratori completamente in nero.
Si è proceduto, pertanto, con la contestazione della “maxi-sanzione” prevista (sino ad euro 10.800), nonché con la constatazione di ulteriori violazioni alla disciplina lavoristica e la segnalazione all’Ispettorato del Lavoro di Vicenza per la sospensione dell’attività imprenditoriale, avendo riscontrato – anche in questo caso – l’impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura superiore al 10% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro ai sensi dell’art. 14 D. Lgs. n. 81/2008. Il ristoratore, tuttavia, ha evitato la sospensione avendo regolarizzato, per tempo, le posizioni lavorative dei soggetti trovati a prestare la propria attività "in nero", provvedendo alla loro assunzione.
A Rosà guai per un ingrosso cinese, attività sospesa e maxi sanzione
Il Gruppo di Bassano del Grappa ha concluso un controllo in materia di tutela del lavoro e legislazione sociale con riferimento al personale occupato, nei confronti di un centro di abbigliamento e accessori all’ingrosso operante a Rosà riconducibile a cittadini di origine cinese. L’attività di polizia economico-finanziaria eseguita ha consentito di contestare la presenza di 6 lavoratori in nero, di cui 1 irregolare sul territorio dello Stato italiano, poiché privo del permesso di soggiorno. Essendo stata rilevata la presenza di personale irregolare in misura superiore al 10% di quello presente sul posto, è stata richiesta e ottenuta, dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Vicenza, la sospensione dell’attività imprenditoriale, ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 81/2008. Nei confronti del titolare è stata irrogata la sanzione amministrativa pecuniaria di importo complessivo pari ad € 13.320,00.
La Guardia di Finanza di Vicenza prosegue nella incessante opera di contrasto al sommerso da lavoro ed ai fenomeni di indebito accesso a erogazioni pubbliche e a prestazioni assistenziali, piaga per il sistema economico sia in termini di tutela dei lavoratori che di concorrenza sleale rispetto alle attività commerciali oneste, con un occhio sempre vigile al corretto impiego dei fondi pubblici e all’immigrazione clandestina, con la finalità di impedire lo sfruttamento di lavoratori stranieri irregolari.